La logorante e involutiva vita del manicomio, con i suoi ritmi sempre uguali, anonimi, amorfi e ritualizzati è stata fino al 1978 anno dell'approvazione della Legge 180 detta Basaglia - una sorta di lager dove il malato mentale veniva confinato lontano da tutti.
Gli veniva tolta ogni forma di dignità, di contatto umano.
I rapporti con l'esterno non erano più possibili; grate, sbarre, reti, dividevano il “normale” dal matto.
A distanza di trent'anni, quelle strutture ormai fatiscenti trasudano ancora lacrime e urla strazianti, placate dalle inumane terapie elettriche.
Tra mura screpolate, finestre in frantumi, resti di passato, di vite, ho intrapreso un viaggio fotografico alla riscoperta di una verità molto spesso taciuta, una verità che la mia generazione non ha vissuto e quindi non conosce.
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