Nel segno di Manara - mostra antologica del grande fumettista Milo Manara
Mostre, Bologna, 22 September 2017
NEL SEGNO DI MANARA
Sono passati quasi 50 anni dal momento in cui un giovane diplomato di belle arti decise di intraprendere la carriera di disegnatore di fumetti, cambiando così per sempre l’immaginario (erotico certo, ma non esclusivamente) di intere generazioni che, dagli anni ottanta in poi, si sono intrattenute, deliziate e, senza esagerare, formate, leggendo i suoi fumetti. E non solo, come potrebbe essere facile immaginare, ragazzi e uomini, ma anche ragazze e donne, come testimoniato dalle tante che si trovano in fila per lui in tutti i festival o saloni in giro per l’Italia o l’Europa.

La mostra, una della più importanti mai realizzate sull’artista veronese, vuole innanzitutto rendere omaggio a uno degli autori contemporanei italiani più conosciuti e apprezzati in assoluto in tutto il mondo; pochi sono infatti i nostri connazionali, quale sia il loro campo d’azione artistico o professionale ad avere sale piene e code in attesa per un autografo in giro per i cinque continenti così come il nostro Milo nazionale.

Circa 130 opere, divise in varie sezioni, comporranno il percorso espositivo abbracciando la sua produzione a fumetti e il suo lavoro di illustratore per la stampa, il cinema, la pubblicità: dalle tavole quasi mai viste di Un Fascio di Bombe fino all’assoluta anteprima delle tavole del secondo volume del Caravaggio, che saranno esposte ancora prima che il volume sia disponibile in libreria. Passando per le storie a fumetti che hanno segnato la storia della nona arte mondiale nelle ultime quattro decadi, e che hanno influenzato e ispirato centinaia di autori, e autrici, in Europa, negli USA, in Giappone e ovunque un suo libro sia arrivato nelle mani di un disegnatore. Sarà possibile infatti ammirare le tavole da Il Gioco e Il Profumo dell’Invisibile, quelle dei primi volumi con protagonista il suo alter ego Giuseppe Bergman, le pagine dei fumetti nati dalla collaborazione col suo amico e maestro Hugo Pratt (Manara è stato l’unico disegnatore che il grande autore veneziano ha voluto all’opera sulle sue sceneggiature) così come quelle de i Borgia nati dalla collaborazione con Alejandro Jodorowsky, senza dimenticare ovviamente un’altra collaborazione d’eccezione, quella con Federico Fellini, di cui, oltre alle tavole di Viaggio a Tulum e Il Viaggio di G. Mastorna detto Fernet, verranno esposti dei preziosissimi disegni autografi del regista riminese, insieme a storyboard e indicazioni che lo scrupoloso Fellini mandava al giovane Manara come canovacci per le sue storie. Un’altra sezione proporrà per la prima volta al pubblico italiano, alcuni degli acquerelli realizzati nel 2016 per un vendita all’asta di beneficenza con soggetto la mitica Brigitte Bardot, in contemporanea con l’inaugurazione di una statua che il Comune di Saint Tropez installerà in Place Blanqui e che è stata realizzata proprio a partire da uno dei disegni di Manara e sotto la sua supervisione. Non mancheranno le recentissime illustrazioni realizzate per il magazine francese LUI, con protagoniste le più belle attrici contemporanee, insieme a lavori più datati, mai o raramente esposti al pubblico, come la serie di illustrazioni ispirate ai testi di Shakespeare, o ancora le tavole realizzate per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita di W. A. Mozart che saranno esposte nella sala di palazzo Pallavicini che porta il nome del compositore salisburghese. Ma accanto ai tanti lavori realizzati su commitenza, saranno fruibili per la prima volta anche alcune illustrazioni più personali, realizzate per il proprio piacere o per la famiglia, come alcune bellissime immagini equestri prodotte per la figlia Simona, all’epoca cavallerizza in erba.

Questa mostra vuole essere insomma un piccolo viaggio nella carriera di un grande esploratore, realizzata per chi di Manara è appassionato ma anche per chi non lo conoscesse che di nome, un invito a perdersi nei dettagli delle sue tavole originali, per godere di quella magia del disegno che nessuna stampa potrà mai riuscire a riprodurre su carta.

Claudio Curcio.

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