<Party Group Exhibition>
Mostre, Francia, Departement de Ville-de-Paris, Paris, 21 May 2010

con Dario Agrimi, Guido Corazziari, Roberto Sibilano.
Dal 21 maggio, fino al 3 giugno 2010.
Alla « Loft Gallery » , 88 rue du dessous des Berges - 75013 PARIGI.
( Orario: dal lun. al sab. dalle 16h alle 20h. )
Vernissage Ven. 21 alle 18h.

Dario Agrimi nei suoi olii su tela, 30x30 cm. , una trentina di pezzi, dipinge persone viste di spalla, fuggenti, quasi nascoste. Sembrerebbe raccontarci la solitudine di chi resta e di chi parte, la distanza che ci separa e ci rende soli, ma forse per questo meno diversi. Pennellate veloci, ma precise, colori un po’ spenti, ma veri, come in una grigia giornata di primavera…non la vorremmo, ma tant’é…Molto giovane, ha già all’attivo diverse mostre personali e numerose partecipazioni collettive, utilizzando anche tecniche multimediali e realizzando installazioni “site specific”.

Guido Corazziari procede nella sua accumulazione/stratificazione di immagini e ricordi, icone di genere, frammenti riconoscibili di ciò ch’è stato.
“Concettualmente Pop” mescola i livelli, sia metaforicamente, che con Photoshop, eliminando le divisioni di classe, le regole e i confini. Sono quadri i suoi, ad acrilico su tela, semplici e difficili al contempo, dai tanti significati, ma non meno gradevoli di un’ esplosivo cocktail ghiacciato in una notte estiva. In questi suoi ultimi lavori si mescolano ancora tra loro baci famosi, dal cinema ai fumetti, capigliature afro con permanenti vintage, sguardi innocenti e occhiate dominatrici, lasciandoci sempre nel dubbio di non aver visto abbastanza o di non aver compreso a sufficienza.

Roberto Sibilano usa invece il mezzo fotografico. Noto a molti per i suoi ritratti e reportage, ci trasporta ora nella visione ravvicinata, un po’ più inquietante, di manichini da vetrina, quasi zombie, non persone. Il suo lavoro sembra dimostrare in modo definitivo l’assioma di R.Barthes per cui la fotografia “rende morti i vivi e vivi i morti”. Bianco/nero classico, reso ancora più freddo dalla stampa su specchio, sguardi diretti nel vuoto, riflesso simbolico di noi tutti, della nostra mancanza di una vera visione, privi di speranza o forse, solamente, in attesa di risposta. Altissima qualità tecnica e professionale messa al servizio della nostra mente.


( gli autori )

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