nel 1961 alla demolizione nel 1989, ha tagliato in due una città, un Paese, il mondo intero. Fu la cruda rappresentazione di un
mondo diviso, della Cortina di ferro che separò l’Europa e della Guerra fredda che, dopo la Seconda Guerra Mondiale,
contrappose due blocchi politico-economico-militari con alla testa gli Stati Uniti di America e l’Unione Sovietica. Il MURO fu
straziante lacerazione di famiglie, amicizie, affetti, fu sconforto e disperazione, fu teatro di fughe disperate e della tragedia di
centinaia di cittadini tedeschi che, per la ricerca della libertà, trovarono la morte.
Parteciperanno gli artisti che collaborano con la Galleria 196, in prevalenza donne:
Ugo Balbo, Francesco Canini, Valentina De Martini, Florence Di Benedetto, Stefania Di Filippo, Massimo Feliziani,
Giovanna Gammarota, Ròsa Gìsladòttir, Giusy Lauriola, Vanessa Palomba, Alessandra Pierelli, Ivana Puljić, Liliana
Sarrocco, Piera Scognamiglio, Caterina Vitellozzi, Flaminia Violati, Valentina Zelli.
Ogni artista interpreterà il tema con il proprio metodo espressivo.
PERFORMANCE UN MURO PER RICOSTRUIRE L’AQUILA
Il 9 novembre dalle 19:00 alle 23:00 verrà srotolato il MURO IDEALE, realizzato dagli artisti che partecipano alla collettiva.
Il MURO è una tela lunga 25 metri, dipinta con tecniche miste.
Ogni invitato potrà comprarne una parte e contribuire così alla ricostruzione di una città distrutta dal recente terremoto: L’AQUILA.Un
grazie particolare a Arte3, Cristiano Cascelli, Manuela de Leo, Benedetta Proto, Laura e Linda Rotili, Massimo Zilli.
L’arte come linguaggio universale abbatte tutte le barriere che
l’uomo tende a costruire: barriere culturali, sociali, ideologiche,
razziali e tutti i tipi di barriere che discriminano, escludono ed
opprimono.
Il ruolo del vero artista è sempre stato, e ancor di più oggi, ha un
grande valore, quello di creare nuove espressioni capaci di
aprire nuove visioni del mondo, nuovi canali di comunicazione
e far circolare le idee liberamente.
L’abbattimento di tali muri porta 2 grandi benefici:
Umanità: l'arte serve all’umanità, è l’espressione massima della
creatività dell’uomo e contribuisce attivamente al progresso
dell’umanità.
Piacere: l’arte genera piacere personale e benessere collettivo.
La mostra dedicata all’anniversario del crollo del MURO DI
BERLINO vuole sottolineare questi aspetti e dar voce ad artisti
diversi che hanno, ognuno a modo suo, interpretato il concetto
dell’arte come abbattimento di ogni tipo di “muro” nella società di
oggi. La molteplicità delle espressioni artistiche presenti nella mostra
vuole ribadire la ricchezza di voci diverse e libere da ogni “muro”.
Galleria 196 è una vetrina per l’arte, uno spazio espositivo nato nel 2004.
La mostra IL MURO DI BERLINO 13 AGOSTO 1961 – 9 NOVEMBRE 1989 si inserisce nelle Celebrazioni VENTI DI LIBERTÀ 1989 -
2009, patrocinato dal COMUNE DI ROMA, che ricordano i venti anni dalla caduta del Muro di Berlino. Gli artisti che vi partecipano sono
influenzati da valori e culture diverse. Sono viaggiatori, sognatori, portatori di realtà lontane. Sono frutto di contaminazioni e ognuno di loro si
esprime con un linguaggio peculiare e in continua evoluzione. Spaziano dalla scultura alla pittura, dalla fotografia al collage, dall’installazione alla
decorazione; interagiscono gli uni con gli altri attraverso corrispondenze e un comune sentire; sono gli autori, i creatori ma spesso anche i
protagonisti della loro arte.
La Galleria 196 è diretta da Federica Di Stefano ed è situata nel centro di Roma, in via dei Coronari 194. È inserita nella NARCC (Nuova
Associazione Residenti & Commercianti Coronari), nata al fine di promuovere attraverso eventi culturali e non solo, una delle vie di Roma più
conosciute e amate nel mondo.
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