ALTA TENSIONE pericolo di folgorazione
Mostre, Siracusa, 08 July 2008
Presentare opere sul tema dell'elettrosmog potrebbe alludere a un'operazione di denuncia di tipo ambientalista; oppure evocare del fenomeno in questione la sua valenza visiva, naturalmente artificiale, come quella di una raffica di vento, o l'effetto neve di un teleschermo. Medica trova un'altra soluzione, che è quella di presentare una delle tante cause di inquinamento ambientale, restituendocela in "visioni" che toccano la corda dell'inatteso, che inducono a una meditazione inaspettata, nel tempo di un respiro trattenuto. La stessa sospensione meditativa presente nella sua installazione sulla Natività, dove il recupero del modulo rinascimentale del bimbo posato sulla nuda terra e circondato da adulti in meditazione faceva scattare un moto di scoperta e di consapevolezza, e anche di sottile allarme, nella sospensione e nell'incongruenza del momento.
Nelle opere di "Alta tensione" il tema della tecnologia contemporanea è declinato attraverso segni e riferimenti alle avanguardie novecentesche. Per esempio, nel ricamo di tralicci e di cavi in controluce delle opere in mostra la tecnologia può diventare elemento estetico, come in Fernend Leger; inoltre, l'esibizione ludica e corrosiva del rottame tecnologico di Jean Tinguely è presente nell'installazione di Medica fatta con apparecchiature elettriche private dell'involucro, che mostrano circuiti stampati, saldature, valvole, lampadine ormai inservibili, risultato di un'operazione meticolosa e ludica di smontaggio. Un'ironia molto salutare, a fronte della serietà con cui si è parlato di tecnologia nel secolo scorso (si pensi per esempio a Marshall McLuan e alla sua visione dei media come estroflessione del sistema nervoso umano, ancora ben presente in importanti ricerche estetiche contemporanee come la body art). Medica opera quindi un alleggerimento concettuale del rapporto fra noi e la tecnologia tramite il rafforzamento dei valori estetici – i suoi cieli di colore sfondano l'imperversare dei grigi grafemi tecnologici. Ci dà immagini che ci aiutano a convivere con questi elementi introdotti nel paesaggio, pur con un leggero senso di allarme (perché la folgorazione elettrica potrebbe far saltare l'equilibrio del cuore). Guardare queste presenze tecnologiche, utili e minacciose, significa non chiudere gli occhi. Averne consapevolezza significa non darli per scontati e quindi non accettarli acriticamente. Medica trova un punto di equilibrio estetico fra l'invadenza tecnologica e il "senso" di cui noi siamo i portatori (senso inteso come capacità sensoriale e come attribuzione di significato) e ci induce a fare, con la visione delle sue opere, un'operazione di riordino e pulizia mentale molto simile a una meditazione. Da cui l'opposizione morale a certi inquinamenti e a certi paesaggi potrà scaturire più forte e più naturale.

(Lorenzo Perrona)



Sulla Terra è da sempre presente un fondo elettromagnetico naturale le cui fonti principali sono la Terra stessa, l'atmosfera e il sole.
Gli esseri viventi hanno da sempre convissuto con tali radiazioni, evolvendosi in modo da adattarsi a esse e utilizzarle al meglio.
Al fondo elettromagnetico naturale negli ultimi decenni si sono aggiunti, al passo con il processo tecnologico, i campi prodotti dalle sorgenti legate all'attività dell'uomo, innalzando così il fondo naturale di centinaia e migliaia di volte.
<> è un termine coniato dai mass media per definire l'inquinamento prodotto dai campi elettrici e magnetici, e in particolare quello prodotto da:
1) Campi a bassa frequenza (ELF, frequenze estremamente basse) generati dalle linee elettriche, dagli elettrodomestici, dalle attrezzature d'ufficio.
2) Campi a radiofrequenza, generati da antenne trasmittenti, quali i ponti radio della telefonia cellulare e della emittenza radiotelevisiva, così come dagli stessi apparati cellulari (telefonini).
La presenza considerevole di questi apparati sia in ambiente domestico ( chi a casa propria non possiede elettrodomestici o altri apparecchi alimentati elettricamente?), sia in ambiente urbano ( le nostre città sono piene di impianti e antenne installate negli anni passati in assenza di leggi che regolassero il regime autorizzativo per l'installazione nè i limiti di esposizione per la popolazione), ha provocato nell'opinione pubblica il timore di effetti nocivi.
Ovviamente il rischio per la salute di un individuo dipende dal livello di esposizione a questo tipo di radiazione e dalla frequenza. E il livello di esposizione dell'individuo dipende dalla sua collocazione rispetto alla sorgente emittente e dal tempo.
Gli effetti sulla salute di queste onde sono divisi in due categorie: a breve e a lungo termine.
Quelli a breve termine delle onde ad alta frequenza ( impiegate per le trasmissioni radiotelevisive e per la telefonia mobile) sono detti <> e consistono nell'aumento di temperatura e conseguente danneggiamento di alcuni tessuti del nostro corpo, soprattutto degli organi più ricchi d'acqua.
I campi a bassa frequenza (generati dagli elettrodotti, dai trasformatori e dagli elettrodomestici) inducono invece delle correnti elettriche nell'oganismo e possono alterare anche sensibilmente il funzionamento dei sistemi cardiaco e nervoso. E causano dunque cefalea, disturbi del sonno, extrasistole e fibrillazioni ventricolari, senso di nausea, irritabilità e depressione.
Sono tutti effetti riscontrabili se l'intensità del campo elettromagnetico supera la soglia di sicurezza.
Gli effetti a lungo termine indotti dalle onde a bassa frequenza sono più difficili da determinare, proprio perchè la ricerca in questo campo è stata avviata solo recentemente.
La situazione si potrebbe riassumere così: non esiste una prova inconfutabile della pericolosità dei campi elettromagnetici a bassa frequenza, ma non esiste neppure una prova certa della loro innocuità.
Il mondo scientifico sta ancora cercando di dare una risposta a questo quesito, ma non è possibile, dagli studi finora effettuati, sia di tipo sperimentale che epidemiologico, provare l'esistenza di un nesso causale tra l'esposizione a campi elettromagnetici e l'insorgenza di patologie tumorali.
L'unica certezza è che in Italia esistono oggi leggi che regolamentano il regime autorizzativo per le nuove installazioni di antenne, elettrodotti, ecc. e che stabiliscono i limiti di esposizione per la popolazione che non devono essere superati.


Pina Scandurra
Rspp Azienda Ospedaliera
Garibaldi di Catania


Arte fotografica/installativa
MOSTRA ITINERANTE
Intorno al problema dell’elettrosmog
di Vincenzo Medica


Per Vincenzo Medica fotografare è condivisione di sensazioni,
è analizzare con lo sguardo di chi propone la realtà in un modo nuovo,
di chi coglie l'attimo rendendolo eterno.
E' recepire le energie emanate dai luoghi per trasmetterle all’osservatore.

Alta tensione è la metafora dell’energia elettrica come forza vitale .
Corrente tra i cavi, come sangue nelle vene.
Generatori di energia come cuori pulsanti
che incarnano l’assenza metafisica dell’uomo.

Ci conduce tra grovigli di tralicci e grate di inferriate che scalano il cielo,
in un'ascesa di sereni silenzi e di emozioni.

Il rischio di folgorazione è un monitoche irrompe all’improvviso,
che rompe l'incanto per ricordarci la transitorietà.
Una nuvola nera subito spazzata via dai colori.

Cieli saturi d’amore esaltano una nuova estetica.
Il rosso e il giallo, a stento contenuti all’interno della tela, sembrano andare oltre, attraversarci,
ricaricandoci di energia,
illuminando lo spazio attorno a noi.
Le tonalità fredde ci avvolgono come un sonno rigenerante,
accompagnano i nostri sogni sulle nuvole.
Colori che fanno da sfondo, prevaricano, si scontrano, si armonizzano con l’immagine,
fino a contenerla.
Colori che raccontano l’uomo, che gridano la passione per la vita.

Salvatore Castellino

Mostra Itinerante Alta Tensione
Info: 347 6390763
vimedica@studiobarnum.it


che civiltà sarebbe senza? noi che conosciamo la pace solo dopo la guerra ora sappiamo che la tensione,
si crea tra due poli, tra due disparità:
la tensione tra i tralicci e il codice cliente,
la tensione tra i tralicci
e gli sfondi di Vincenzo Medica
disparità tra ciò che conduce
e ciò che assorbe,
tra gli anelli, i fili, la rete
e la saturazione di un colore
che mal sopporta qualsiasi tipo di invasione,
disparità tra il comodo illuminismo
delle nostre lampade da comodino,
e le preoccupazioni per l’elettrosmog,
disparità dunque tensioni,
tra un’idea di condurre
che si scontra con un rigetto,
tra i colori attraenti e queste ferite nel paesaggio.

Sebastiano Adernò

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ALTA TENSIONE è occhio d’artista che guarda al presente senza cadere dal consenso silente a ciò che non va. Il nostro paesaggio [nel mondo in Europa in Italia in Sicilia davanti quasi ogni casa], rurale o urbano che sia, è sempre più abbrutito, troppo spesso avvilito, da interferenze visive sonore mentali, disturbi al senso etico/estetico del vivere.
Di energia oggi si fa un gran parlare, sull’indipendenza energetica ci si da un gran da fare – ma indipendenza di denari o persone? Quanto siamo liberi di scegliere? Quanto siamo liberi di sapere? Nell’intricarsi di cavi fili antenne, nell’aggrovigliarsi di leggi profitti silenzi, quali effetti si hanno veramente sulla salute psicofisica delle persone? A che rischi e che prezzi giochiamo? Chi e come disegna la cornice in cui si muove la nostra vita? Fin quanto si possono estendere sguardo sviluppo salute senza intralcio?
pericolo di folgorazione è voce d’artista che trasmette dichiara ammonisce denuncia reclama. Coglie un problema e lo fa protagonista. Cava dal grigio la nota di colore. Interpreta il reale maneggiando l’interferenza trasformando l’elemento che disturba sperimentando percezioni diverse e nuove opzioni.
In questa mostra di Vincenzo Medica, l’elettrosmog è un problema che parla da sé: ambiente d’incroci e passaggi materiali e idee visibili e non visibili energie. Che sia un orizzonte o uno scorcio, il genio segna il suo tratto – trasmettitori cavi tralicci (il progresso) / rosso giallo nero (l’artista) – per raggiungere e comunicare per connettere e condividere per produrre esistenze e profitti / per rappresentare emozioni generare energie leggere reinterpretare il reale – e lo skyline di luogo in luogo diventa altro: ora tratteggiato ora attraversato ora infranto ora nascosto / ed il dettaglio di una foto – luce oggetto tono prospettiva – è rimasticazione vitale è connessione futuribile è tensione e folgorazione di energie visioni possibilità. È voler affrontare un problema e farne una chance.

Costanza Messina
Direttore Artistico
Festival del Paesaggio

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