La linea scelta per questo evento non si concentra su un escursus storico della figura maschile bensí pone la domanda e fornisce risposte su cosa ci si aspetta oggi dagli uomini e su cosa oggi gli uomini pretendano da se` stessi.
Da sempre le societá confezionano clichee. Oggi piú che mai i media si concentrano sull´esaltazione di una visione ed applicazione egocentrica dell´ego soggettivo che ha risvolti palpabili e sostanziali nelle vite dei singoli.
In quest´occasione non parliamo di uomini ed artisti come Caravaggio, Thomas Mann, Wilhelm von Gloeden o altre personalitá del passato bensí di uomini di oggi in carne ed ossa: uomini che non sono costretti a celarsi dietro facciate di convenienza , uomini che ,al contrario, si presentano e propongono a cuore aperto con orgoglio.
Orgogliosi di essere che siano etero,gay o bisex. Parliamo di uomini artisti che attraverso le proprie opere comunicano il proprio essere al mondo.
Vincenzo Baldini
Massimo D'Amico
Francesco Mestria
Max Mondini
Agatino Raciti
Rosario Salerno
Morgan Soli
and special-guests:
Willi Bambach
Ivor Sias
Dominik Stahlberg
Le pallide drag-queens di Vincenzo Baldini che nelle ombre decadenti della notte irradiano la propria luminosa aura.
I mondi apparentemente caotici di Massimo D´Amico, in cui i soggetti appaiono come sospesi senza freno in scenari surreali.
Le gabbie di Francesco mestria che mettono a nudo le perverse intimitá di uomini e donne.
I giganti di Max Mondini (performance) fatti di schiuma, enormi simulacri che evidenziano la fragilitá umana a dispetto dell´apparenza.
I colori pompeiani di Agatino Raciti che rende palpabili la forza e l´energia attraverso l´esasperazione dei muscoli delle sue figure.
Le sculture di Rosario Salerno in cui corpi di uomini offrono visione dei propri attributi senza alcun pudore.
I boxer malinconici di Morgan Soli, combattenti soli e solitari nei cui sguardi riconosciamo la forza e nel contempo lo smarrimento.
I troni di Willi Bambach da cui emergono prorompenti peni e vagine, simboli della compensazione fra la fugacitá e l´esaltazione della vita e del piacere.
Le opere calde ed accoglienti del cosmopolita Ivor Sias sudafricano di origini indiane ,italiano e berlinese di adozione, scenografie che risucchiano lo spettatore in una realtá palpabile ed immediata.
Le sculture provocanti di Dominik Stahlberg, tedesco trapiantato in Toscana che da anni unisce trasgressiva ricerca nord-europea a squisito senso estetico italiano.
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