La location scelta per domani è Vigna La Corte, presso i cui suggestivi giardini saranno allestite nel consueto modo improvvisato le stampe di Quagliozzi ricavate dai suoi disegni.
L’iniziativa è in collaborazione con Exotique, il Festival alla Corte di Circe, tradizionale rassegna musicale estiva di San Felice Circeo. Venerdì alle 18,00 presso la Torre dei Templari il Festival proporrà Live The Monuments feat. Simone Alessandrini "Mome Raths" Quartet in concerto; alle 22,00 invece a Vigna La Corte sarà il turno del concerto di Alexia Coley, intervallato da selezioni musicali di Dj Amaro.
Questa volta l’evento, a cura del Museo d’Arte Diffusa, si configura come un filo rosso che unisce le varie tappe di OdisSea Contemporanea: Quagliozzi ha realizzato a Norma la performance Facce di Terra e allestito la Mostriciattola, ed è presente presso il Museo dell’Abbazia del Valvisciolo con due disegni di cui Marcella Cossu (Storica dell’Arte GNAM) sottolinea (…)”Reminiscenze di grande grafica simbolista centro europea, visionaria e analitica al tempo stesso, sono fortemente rinvenibili nella potente Gulliveriana dormiente di Cristiano Quagliozzi, un’opera davvero “a sorpresa” (…)”.
Senza contare poi che dopo il finissage a Norma e all’Abbazia del Valvisciolo, OdisSea Contemporanea sarà allestita proprio nelle località ruotanti intorno a Sabaudia e a San Felice Circeo, come a dire che la Mostriciattola di Quagliozzi –fermo sottolineando il suo individuale valore e identità artistica- costituisce un ponte per le isole di OdisSea e una sorta di preview della continuazione della Rassegna estiva curata da Fabio D’Achille.
“Impossibile non convenire con la Cossu quando parla di “reminiscenze di grande grafica simbolista centro europea”, ravvisabile ad esempio nel tratto duro e secco che guida la mano dell’artista, nell’horror vacui dei suoi lavori, nelle sue creature disarmanti nella proprio indefinitezza, nelle loro espressioni tra il grottesco sempre ludico e ironico, nella loro forte componente erotica.
Se apparentemente mito dionisiaco e viaggio dai risvolti surreali ricchi di simboli possono sembrare il perno della ricerca artistica di Quagliozzi, a un'osservazione più accurata risalta come le sue creature e creazioni permeate di ironia, siano in realtà strettamente connesse con il mondo "reale", materico, restituito da un modus operandi affatto intimista, eccentrico piuttosto. Sembra altresì che Cristiano si diverta a giocare con i "Misteri", quelli dei Baccanali ad esempio, per interrogarsi sul mondo naturale, atavico, ancestrale, privo di sovrastrutture... animalesco oserei dire. Questa la curiosità della sua ricerca: un richiamo al femminino della Madre Terra resa con uno stile onirico, con un rimando alla creatività e all’energia generatrice dell’arte e dell’artista. Un paradosso del surreale, cui Cristiano strizza l'occhio in un viaggio verso gli albori”.
(Laura Cianfarani)
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