Il titolo della personale trae origine dall’omonimo dipinto ad acrilico realizzato nel 2008, opera chiave nella poetica di Rosy, che prima di allora si era concentrata sull’olio, che, per il lungo tempo di asciugatura, era funzionale a una ricerca molto introspettiva e riflessiva. L’utilizzo dell’olio era inoltre accompagnato da cromie calde, tenui, legate alla terra, rispondenti a un’esigenza di indagine sulle origini e le radici del passato. Con “La porta rossa” la Losito inizia un passaggio verso un’evoluzione che gradualmente la conduce a un’espressione più immediata, di getto; alla liberazione delle sensazioni più autentiche e delle pure emozioni dal controllo del pensiero, stabilendo così un ponte di comunicazione simpatetico e più diretto con l’osservatore.
“L’arte è stata la mia salvezza”, afferma l’artista, una salvezza che si concretizza nell’esorcizzare paure affrontandole per lasciar spazio a desideri sempre nuovi, nonché alla volontà di vivere l’hic et nunc.
La mostra si compone di tele del 2008 e del 2016 accomunate dall’immediatezza espressiva data dall’acrilico e da una tavolozza accesa e brillante in cui il rosso svolge un ruolo rilevante: colore della passione positiva e negativa, passione amorosa ma anche segnale di pericolo, allarme, rabbia, sangue, sensazioni che Rosy, nella concezione di Arte come Vita, trasforma positivamente in un percorso che non conosce punti di arrivo ma è sempre in divenire, scegliendo coraggiosamente di condividere le sue sensazioni con l’altro, in uno scambio dove il dare e il ricevere si pongono sullo stesso piano.
La mostra, a ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 15 maggio 2016.
Info: 393.3242424 – eventi@madarte.it – www.madarte.it
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