Tutti i nomi riuniti nel progetto hanno in comune una particolare visione pittorica che li distingue dai tentativi delle generazioni precedenti di ridare identità alla pittura italiana. Infatti, mentre negli ultimi dieci anni si è mantenuta una ricerca eccezionalmente realistica, dal taglio fotografico e dal soggetto ripreso dalla quotidianità, gli artisti italiani che si stanno affacciando nell'ultimissimo periodo si stanno dirigendo verso un nuovo percorso di respiro internazionale. Questo nuovo tipo di figurazione è più morbida, flessibile, con note irreali e di distorsione che parlano di una visione immaginifica e visionaria. Non descrive una realtà tangibile, quindi, ma trasforma il visibile attraverso un filtro psicologico ed emotivo. Inventa un nuovo tipo di prospettiva dove le proporzioni non sono reali, ma descrivono una scala di valori soggettivi. I colori hanno a che vedere più con un un meccanismo psicanalitico di associazione tra cromatismo e umore che con un'osservazione dal vero. E le forme sono volutamente sbilenche per lasciare trasparire il giudizio che ne ha chi le sta dipingendo. Spariscono poi tutti quegli elementi accessori del contesto che non sono utili ad aggiungere senso al quadro e spesso sparisce proprio ogni riferimento spazio-temporale per far concentrare la nostra attenzione sull'elemento del sentimento e della emozionalità del soggetto. Questa atmosfera, irreale e rarefatta, costituisce un immaginario fantastico estremamente sensibile, una specie di terra ipnotica di pure percezioni mentali.
La mostra sarà visitabile fino al 31 Gennaio 2010 dal Martedì al Sabato dalle ore 17.00 e alle 20.00 e per appuntamento. Gli orari possono variare, si consiglia di verificare sempre via telefono. Catalogo disponibile in galleria, edizioni GiaMaArt, testi del curatore.
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