inaugurazione: 3 maggio ore 19.00
Di femmina, figura di donna, d’occhi e bocca da chiudere o da spalancare per gridare, sorridere, stupirsi, l’identità di Elena Menga è scavata da un segno, un disegno, nervoso, la vibrazione d’un tratto che scocca, corda d’arco, che chiude e attraversa spazi tonali non di natura, ma d’espressione. Si segue il nero, quel filo d’Arianna che ha guidato l’intuizione pittorica alla tela. Mentre la forma emerge al centro del quadro, si scende, si percorre il labirinto a ritroso verso l’intimità dell’io femmineo dell’artista, il quale giunge in superficie quale corpo di donna, di donne. Ecco dunque affacciarsi la figura come un territorio conteso tra le convenzioni e un sentire intuito, definito via via da una sperimentazione tecnica del colore e del tratto tesa al vago. Un sentire che è affetto e istinto selvaggio a un tempo, zona d’ombra e barbaglio di luce da cui, forse, è possibile lasciarsi guidare con gli occhi chiusi.
Elena Carrea
Dopo la laurea in Scienze Politiche, Elena Menga decide di dedicarsi alla sua passione per la pittura coltivata da autodidatta fin da piccola. Dopo aver frequentato la Scuola di Arte Applicata del Castello Sforzesco e, successivamente, l’Istituto Europeo di Design, specializzandosi in tecniche illustrative, si è perfezionata presso lo studio di pittura di Micol De Palma. Attualmente vive e lavora a Milano. Alcune opere sono esposte presso la Galleria "La Telaccia" di Torino. Per Real Reads, ha illustrato una rilettura per ragazzi dell'Inferno di Dante.
In occasione del debutto di SONATA PER RAGAZZA SOLA in scena al Teatro Litta dal 3 al 12 maggio. Per il progetto IL LITTA PER L'ARTE.
Teatro Litta - Foyer
corso Magenta 24 - Milano
l'esposizione è visitabile fino al 12 maggio da lunedì a sabato ore 18.00-20.00
http://www.teatrolitta.it/eventi-spettacoli/succede-al-litta/lasciati-guidare-con-gli-occhi-chiusi-386.html
Elena Menga
info@elenamenga.com
www.premioceleste.it/elenamenga
______________________________________
SPONSOR
www.jobyourlife.com
Commenti 7
Complimenti Elena e come si dice in questi casi "tanta merda".
Inserisci commento