Inaugurazione: mercoledì 11 marzo ore 19:30
Presentazione: giovedì 12 marzo ore 19:30
Vincenzo Vaccaro (Firenze, 1951) architetto, da oltre trenta anni si occupa di restauro architettonico con importanti interventi su monumenti fiorentini, è docente di restauro nella facoltà di architettura di Firenze. Da appassionato viaggiatore nei paesi orientali, ama fotografare luoghi e persone delle culture locali.
La mostra presenta una breve selezione delle diverse architetture buddiste presenti in quattro paesi asiatici: Myanmar, India, Nepal e Tibet. In questi paesi il buddismo è presente nelle diverse versioni: theravada–hinayana, mahayana e vajrayana.
Il theravada è presente oltre che nel Myanmar, nello Sri Lanka e in tutto il sud est asiatico. Il mahayana in India, Giappone, Cina e Nepal. Il vajrayana in Tibet e dopo la diaspora anche nei paesi occidentali e in Australia.
La principale differenza tra le tre scuole consiste nell’uso dei mezzi per raggiungere l’Illuminazione. Nell’architettura l’edificio caratteristico è rappresentato dallo Stupa. È il monumento buddhista più conosciuto, è un reliquiario che cambia nome e forma nei vari paesi.
La sua immagine più antica ha una struttura tripartita formata da una base circolare o quadrata su cui sorge un elemento emisferico coronato da un corpo cubico sormontato da un pinnacolo. Nel corso dei secoli si è modificato mantenendo però la tripartizione. In Myanmar la forma caratteristica assunta dallo stupa, che qui è chiamato pagoda, è quella a campana. In India ha più la forma verticale a pianta quadrata, come il tempio di Bodh Gaya. In Nepal e in Tibet, dove viene chiamato chorten,le proporzioni e il disegno sono quelli di un mandala tridimensionale che i visitatori percorrono tenendolo sempre sul lato destro e spesso, come nel caso del Kumbum di Gyantse, è arricchito da molte cappelle con un ricchissimo repertorio iconografico.
La galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 13 alle 19 con ingresso gratuito.
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