L'artista Michele Principato Trosso, con questa mostra, ci provoca e stimola alla riflessione. Nel suo caratteristico astrattismo-materico di dinamiche e colori. Tramite quest'ultimi ci porta a delle riflessioni e considerazioni sullo stato attuale del sociale e dell'economia. I colori: Oro, rosso, le tonalità di verde, non citazioni d'altre opere o artisti, ma situazioni. Il rosso del sangue sparso in caso di guerra civile dettata dall'economia, o metaforicamente, sangue spremuto al contribuente. L'oro dell'opulenza contrapposto al verde simbolico anche di miseria. Con l'azzurro ed il blu ci vengono prospettatii dei piccoli barlumi di speranza ad un futuro sereno, dopo la tempesta, ma a che prezzo? L'Arte contrapposta alla Politica, nuovamente atto di denuncia, come ai tempi del Nazismo; ideologia fondata quale risoluzione ad una crisi economica, divenuta mostruosità secolare. Ideologia che vedeva l'arte come il prodotto di folli e melati di mente, da internare e gasare gli uni e distruggere l'altra. Oggi Principato Trosso, anche inconsciamente, comunicandoci sull'odierno in tempo reale, ci porta ad un riferimento storico, ma contemporaneamente ad una riflessione sull'evolversi potenzialmente distruttivo, degli eventi, nel Hic et Nunc. Quanto di violento s'è prodotto in Grecia, in Italia con gli attentati ad EQUITALIA Gerit, ed in altri luoghi d'Europa, danno ragione all'artista ed alle sue intuizioni-percezioni.
Salvatore G. B. Grimaldi
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