Testi critici, Bari, 05 June 2009
"Piacere e dolore, provocazione e solitudine estreme scritture d'arte in-scritta sul corpo voluttà, una seduzione trattenuta nel piacere fluido dell'acqua vitale, un io disperso nel paesaggio della mente di Verni. Memorie in fuga dalla prospettiva, per un nuovo spazio in cui il segno e le pennellate rendono l'angolo sensitivo come una finestra aperta sulla verità. Qui l'invenzione si trasforma in quotidianità bagnata da fasci di luce che accolgono debolezze, passioni, sentimenti, malinconie, un eterno momento sfuggito ai paesaggi naturali ed ora realtà dentro le fibre dell'umano sentire". (Antonella Iozzo)

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