Dal 14 al 19 aprile 2015, in via Sbodio n.34, zona Ventura Lambrate, orari: dalle 11.30: alle 20.00, MAMO GALLERY presenta: PINA DELLA ROSSA. AKO DESIGNER, CARMELA CORSITTO, LAMBERTO CARAVITA, LUCA CENTONI, GEOCREO, BARBARA COTIGNOLI, CARLA GIULIA RESCALDANI ,ELIANA VAMVAKINOS, CARLO MARRALE, ALESSANDRO SABA,
Una linea sottile divide il concetto di arte contemporanea e designer industriale: questa è soggetta ad infinite interpretazioni.
Un artista crea un paesaggio dell’anima, immaginario, reale, egli rappresenta una spazio pittorico , scultoreo, fotografico, creando all’interno di ciascuno di essi una storia, dove le immagini rappresentate sono il frutto di uno stato d’animo che ha necessità di essere espresso assolvendo al suo ruolo provocatorio ed educativo rivolto alla società contemporanea.
Al contempo l’arte visiva in genere approda ed utilizza un’espressione estetica che soddisfa un’esigenza puramente intellettuale.
Il designer prescinde dalla pura funzione estetico/concettuale e da forma ad un pensiero di oggetto che si configura con la sua componente artistica che appronta contemporaneamente al magico mondo del “progetto”, questo inteso come processo di trasformazione della forma che deve risultare essenzialmente funzionale. Prodotti realizzati in grande scala soddisfano le esigenze del mercato.
Un’ opera d’arte vive la sua unicità viene creata come pezzo unico, non riproducibile.
Una delle motivazioni che ha spinto la MaMo (galleria-laboratorio sperimentale per le arti visive) a selezionare una piccola realtà legata al mondo del design francese, è che la stessa lavora da sempre coniugando le due possibilità di espressione: ARTE e DESIGN. Con il loro lavoro creativo delicato e realizzato con materiali leggeri, dedicati anche al mondo dell’infanzia ci riportano all’ idea che le due tematiche insieme possono spezzare il filo sottile che lega l’arte visiva al design.
Pina Della Rossa docente Disegno e Storia dell’Arte, fotografa e pittrice, vive e lavora a Napoli. Laureata all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stata allieva di Mimmo Jodice e di Carlo Alfano. Il suo linguaggio specifico è quello di lavorare con le immagini proponendo la fotografia come strumento di riflessione e di analisi. La sua ricerca, iniziata negli anni ottanta, vuole essere un ideale ritorno alla pittura. Fondamentale, dunque, è il dialogo intenso tra pittura e fotografia, due elementi inscindibili, che si manifesta attraverso una relazione di linguaggi diversi all’interno della stessa immagine. In tal senso si concentra sull’aspetto compositivo, sullo studio del colore e della luce, sui contrasti tonali, sui giochi di piani, e sull’intensità dei particolari. Al fine di superare la superficie fisica del quadro, di andare oltre la foto, per includervi la dimensione spazio-temporale.
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