Collettiva
dal 6 al 21 giugno 2009
" Noi preferiamo le vie tortuose per arrivare alla verità." (F. Nietzsche, Ecce homo)
Una selezione di artisti di talento sono stati scelti per la mostra ‘I labirinti dell’astrazione’, una vetrina di pittura astratta contemporanea. Questo raggruppamento si serve di diverse tecniche pittoriche per concettualizzare l'ineffabile. Esplosioni di colori, linee, forme e sfumature per celebrare la vita, seducendo gli occhi. Questo ardito linguaggio artistico mostra una individualità e una larghezza di stile che parla direttamente al vostro cuore rinfrescando la vostra anima e il vostro spirito.
Opere di: Salvatore Alessi, Silvio Balestra, Luca Braglia, Rinaldo Cirillo, Amos Crivellari, Gaetano Fiore, Marco Feci, Elisabetta Fontana, Giorgio Imperadori, Karen Precht, Francesco Sandrelli, Carlotta Schiavio, Stefania Vassura.
Salvatore Alessi ama affidarsi ai dettami della geometria che lo aiutano a conferire eleganza formale alle sue creazioni a differenza di Marco Feci e Rinaldo Cirillo che comunicano attraverso il gesto e colori forti la dimensione istintuale dell’essere umano. Acquista tensione la ricerca fotografica in bianco e nero di Silvio Balestra orientata verso una spiccata concettualità. Luca Braglia con chiaro simbolismo esprime le sue idee sui concetti che spaziano dal sociale alle pure emozioni. Crivellari indaga una realtà paradossalmente più vera, catturando quella che si potrebbe definire l’emozione cromatica pura: la forza empatica di quegli urti, quelle simpatie, quelle affinità e quelle discrepanze di cui è intessuto il paesaggio urbano contemporaneo, liquefatto nella trasmutazione continua dei suoi oggetti artificiali in un potente e inarrestabile flusso di luce-colore. L’esplosione materica di Elisabetta Fontana rimane sospesa tra impeto e dramma. Gaetano Fiore lascia tracce di vita con le sue creazioni guidando attraverso esse la nostra visione e ricerca esistenziali. Giorgio Imperadori esprime un mondo colorato, in un assemblaggio cromatico dalle tinte pure, tutte racchiuse in un suo particolarissimo recinto mentale. Karen Precht comunica attraverso materia e colore per condurre lo spettatore verso un ‘vortice’ intellettuale. Francesco Sandrelli presenta un bosco/labirinto nel quale solo chi riesce a trovare se stesso potrà trovare un sentiero verso la luce. Carlotta Schiavio adotta un modus operandi legato alla spontaneità creativa caratterizzato dal colore fluorescente e da cuciture che bilanciano le forze contrarie della sua psiche. Guardando l’opera di Stefania Vassura permangono dubbi di un micro o macro cosmo colorato e ci si chiede se lo spazio è finito o infinito, se è un’entità fisica reale o astratta.
a cura di Cristina Madini
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