Che ogni uomo abbia dei desideri è indiscutibile, che li esprima con modalità simili a quelle provate nella propria infanzia può forse apparire sorprendente. Eppure, poiché memoria e desiderio sono intimamente legati nella coscienza, tutti torniamo sui nostri passi e ritroviamo le strade già percorse nella nostra infanzia.
Queste considerazioni sono il punto di partenza usato da Tommaso Fiscaletti e Alice Marrollo per dar vita a un originale progetto da loro pensato il cui esito è insieme fotografico e performativo.
Al centro della scena e’ seduto su una poltrona un grande orso di peluche davanti al quale sfilano uomini e donne che gli sussurreranno all’orecchio un loro importante desiderio ma nel frattempo gli si siederanno in grembo, lo abbracceranno e accarezzeranno. Nelle 14 fotografie che costituiscono la mostra e nel video che le accompagna si colgono atteggiamenti diversi che, mostrando di volta in volta timidezza, disinvoltura, curiosità, sembrano costringere le persone a dialogare idealmente con il proprio passato infantile da negare o confermare.
La scena è ambientata in un ambito dichiaratamente teatrale come testimonia la presenza di un grande sipario rosso che fa da sfondo. In tal modo, da un lato facciamo i conti con questa attualissima riflessione e dall’altro lo facciamo con il distacco critico che caratterizza ogni spettatore.
a cura di Roberto Mutti
Commenti 1
Inserisci commento