All over me racchiude il mondo immaginario e autobiografico di Tommaso Fiscaletti attraverso tre progetti legati da una linea comune: uno sguardo discreto che lascia al fruitore lo spazio per costruire delle storie che partono dalle aperture narrative date dalle immagini, fotografie legate a un approccio vicino a quello che caratterizza la staged photography.
Dal progetto che da il titolo all’esposizione, All over me -un lavoro dove racconto biografico e di finzione si mischiano nell’affiancamento di ritratti e fotografie notturne in cui la natura dialoga con visioni dall’esterno di abitazioni illuminate dalla vita quotidiana-, a Mute, in cui lo sguardo di Tommaso vaga per parchi di divertimento immersi nel silenzio della notte e circondati dalla presenza quasi viva dei boschi, fino a The Missing part, dove il rapporto con la natura prende la forma surreale di racconto per immagini che utilizza come elemento chiave la testa di un’antilope, un senso di attesa e sospensione pervade tutte queste immagini che funzionano come una piccola mappa della memoria, punti di riferimento a cui appoggiarsi per orientarsi nel flusso continuo dell’esistenza.
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