Artisti che provengono da differenti esperienze e con modalità espressive le più diseguali (pittura, scultura e fotografia), si sono ritrovati a Como presso l'atelier del pittore Bruno Saba, decisi a costruire una nuova e originale proposta di lavoro che ha come obiettivo primo quello di favorire, prima di tutto all'interno del gruppo, una crescita umana e culturale basata principalmente sul dialogo, da sviluppare attraverso l'uso del linguaggio, inteso come forma creativa, che venga poi utilizzato per stabilire un costruttivo rapporto con la società.
L'opera d'arte nelle sue pur diverse manifestazioni è sempre immanente. Rappresenta il mondo, il mondo dell'uomo, come il mondo fatto dall'uomo.
Si trasforma in memoria storica dell’ umanità.
Le nuove tecnologie hanno influenzato i processi di produzione e di fruizione visiva, aperto nuove strade espressive e interpretative della realtà.
Le caratteristiche della comunicazione nel mondo globale sono molteplici e negli ultimi tempi, alcuni messaggi hanno evidenziato affermazioni sempre più controverse, ma la provocazione fine a se stessa per il gruppo non è un valore.
Ogni componente del gruppo porta con sé, da una sua vita quotidiana vissuta in maniera peculiare, giudizi e valori ideali circa la vita stessa e la società. Un patrimonio che trasforma il confronto interno e l'azione verso il territorio in fattori di arricchimento della comune cultura.
Quartodecimo, (un nome venuto dalla casualità come è stato per il gruppo Dada nato nel 1916 al cabaret Voltaire di Zurigo), è impegnato ad operare per una diffusione del bello nella vita quotidiana, considerata nel suo insieme come sviluppo di valore e per farlo, il gruppo si mette a disposizione della comunità per organizzare rassegne ed eventi artistici, dibattiti, mostre collettive e personali.
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