Le composizioni sono così rigorosamente composte da creare in chi le osserva un senso di meraviglia perché Parisi sa trasformare la rovina e la desolazione in elementi dotati di una misteriosa bellezza. Così succede quando i soggetti non sono più vecchie fabbriche ma cinema e teatri che sembrano accuratamente allestiti per rendere spettacolare l’abbandono, chiese che nella polvere e nella povertà dei pochi arredi recuperano un inedito fascino, sale di case nobiliari che ancora restano tali mostrando orgogliosamente stemmi, affreschi, boiserie. Come scrive il critico Chiara Canali “negli scatti di Fabiano Parisi, scanditi da una rigida prospettiva centrale, l’attenzione per i minimi dettagli, acuita dalla mancanza di figure umane, e la saturazione dei colori e delle nuance flou, creano una strana atmosfera di aspettativa, al confine del surreale”. E’ una sensazione che si acuisce quando l’obiettivo si sofferma su una giostra immobile, su una sala di ritrovo dove un calciobalilla sembra in attesa dei vecchi giocatori, su una piscina impudicamente vuota.
Richiamandosi nel titolo a una raccolta di poesie di Fernando Pessoa, Parisi interviene nelle sue opere trasformandole in autentici pezzi unici: le fotografie vengono, infatti, applicate su ferro o legno, incorniciate, manipolate con interventi di tecnica mista e utilizzo di resine che conferisce al risultato finale una particolarità unica.
Testo di Roberto Mutti
IL MONDO CHE NON VEDO
personale di Fabiano Parisi
INAUGURAZIONE: 23 marzo 2011, dalle 18
DATE: dal 24 marzo al 23 aprile 2011
OPERE ESPOSTE: 25
LUOGO: Galleria Glauco Cavaciuti – Via Vincenzo Monti, 28 – 20123 Milano
ORARI: lunedì 15-19.30, da martedì a sabato 10-13 e 14-19.30, domenica chiuso
INFO: Galleria Glauco Cavaciuti - 0245491682 info@glaucocavaciuti.com www.glaucocavaciuti.com
Ufficio Stampa:
Anna Orsi - tel 0289010225 cell 3356783927
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