Piazza Saffi n.50
Forlì
Orari apertura:
Domenica 8 Aprile e Lunedì 9 Aprile ore 15,30 - 20,00.
Da Martedì a Venerdì
ore 10,00-13,30 /15,30-20,00
Chiuso Lunedì
La prima volta in cui una “Marilyn” di Andy Warhol fu esposta in
Italia risale al 1964, in una grande mostra collaterale alla Biennale
di Venezia, segnata dal clamoroso avvento della Pop Art. Sono gli
anni in cui si costruisce il mito americano del benessere per tutti, del
consumismo e della celebrità, favoriti dal cinema e dalla diffusione
della televisione. La Pop Art, nata in Inghilterra, fu il primo vero movimento
artistico americano, documenta in maniera precisa questa
cultura, trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra
quelle proposte dai mass-media. L’immagine più adatta a questo
procedimento fu certamente quella di Marilyn Monroe; attrice già
famosissima e molto amata dal pubblico americano, entrerà nel mito
con l’improvvisa e misteriosa morte a soli trentasei anni il 5 Agosto
1962. Al settembre dello stesso anno sono datate le prime “Marilyn”,
con tecnica serigrafica e colori accesi, realizzate da Warhol sull’onda
dell’emozione collettiva, ma anche in base ad un’analisi attenta
dell’iter del consumo psicologico dell’immagine. Nell’immaginario
collettivo, Marilyn Monroe rappresenta il sogno interrotto, il dramma
sempre in agguato in una vita all’apparenza luminosa. Una storia da
mito americano che conserva in sé elementi della tragedia classica
e che si rivelerà accattivante e seducente, nel corso degli anni,
anche nei confronti di numerosi altri artisti, italiani e stranieri, che ne
riproporranno l’immagine nei modi e nelle tecniche più diverse. La
Pop Art apre per la prima volta l’arte all’assemblaggio di oggetti inusuali,
alle tecniche fotografiche, al fotomontaggio, al collage. In questi
cinquant’anni l’opera di artisti come Mimmo Rotella, Omar Ronda,
Marco Lodola, Pablo Echaurren, Paul Kostabi tanto per citare alcuni
degli autori presenti in mostra, ci hanno consentito una lettura iconografica
che ha richiesto a noi mesi di lavoro, ma che i collezionisti
e gli amatori hanno raccolto in anni di attenta attività, costituendo
oggi un nucleo di rara suggestione. Allo stesso tempo, abbiamo
chiesto a quaranta artisti italiani di interpretare il mito-Monroe nelle
altre sezioni della mostra che sono Il Ricordo, Il Nudo, Marilyn pop,
L’Immaginario collettivo e L’Assenza.
Silvia Arfelli
(dall’introduzione al catalogo)
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http://www.teleromagna.it/2012/04/romagna-eventi/dentro-la-notizia-marilyn-tra-arte-e-mito-a-forli/
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