Baba Anand è internazionalmente famoso per le sue rielaborazioni dei poster dei film bollywoodiani degli anni ’50-’70: collage nei quali le star del cinema indiano vengono adornate come divinità, assumendo – attraverso l’uso di vari materiali come paiette, fiori finti, bindi, stoffe, lustrini - una tridimensionalità che li rende vivi, palpitanti.
Traendo linfa vitale dalla cultura popolare del suo Paese, Baba - definito anche l’erede indiano della Pop art - esalta fino al paradosso il gusto del kitch, prendendo gli stereotipi della cultura indiana e facendoli assurgere ad opera d’arte, con ironia e divertimento.
Un artista coerente, che – come sostiene Jérom Neutres – “ha fatto proprio l’adagio: fai della tua vita un’opera d’arte, mettendone in scena tutti gli istanti”, tanto da affermare che: “la mia ultima opera sarà la mia cremazione”.
Il nuovo lavoro che Baba presenta a Roma per
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