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Mostre, Firenze, 18 May 2013
Molteplicità e interrelazione. La natura è una rete di connessioni ininterrotte, lo scambio trofico costante fra gli organismi implica un passaggio di informazioni, è comunicazione ed ha una funzione vitale. La coesione e la solidarietà, il contatto e lo scambio, sono forze attivate fra gli elementi naturali da un’inarrestabile tendenza alla sopravvivenza. Le connessioni sono all’origine di cambiamenti e questi, a loro volta, garantiscono l’evoluzione e quindi la vita.
Questo progetto riflette sul senso di comunità come gruppo solidale dove il legame fra gli individui è diffuso e animato dall’interno da un desiderio di partecipazione attiva. Il legame comunitario rafforzato dalla condivisione di un medesimo ecosistema e, per estensione, di uno stesso contesto culturale, pertiene la sfera dei sentimenti e riguarda la condivisione di valori e interessi oltre che di bisogni e domande. L’osservazione dell’ambiente naturale nel quale siamo immersi e di cui siamo parte – favorita dalla speciale location per cui si presenta questo progetto – ci fornisce un contesto di ricerca speciale per studiare le radici articolate e profonde del senso di comunità. I lavori presentati dalle due artiste saranno un saggio di questa analisi e un’occasione di ulteriore contatto. L’assunto è, infatti, quello che l’arte abbia una straordinaria capacità di comunicazione e che questa possa essere messa a disposizione per riattivare collegamenti e scambi tra le persone.
Siamo costantemente connessi, lo sono le nostre parti interne e i nostri pensieri come lo sono le cellule e gli organismi, come le persone e le montagne, come ogni cosa con ogni altra. La consapevolezza anticartesiana di questa connessione può essere una risorsa preziosa per la modernità, l’occasione di superare l’orror vacui dell’individuazione e della perdita di appartenenza.
Silvia Petronici

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