Residenza per artisti e curatori sulle pratiche artistiche site specific e partecipative / bando nazionale ma a parità di portfolii sarà data la precedenza ad artisti e curatori che studiano e/o operano nella Regione Sicilia | 50 ore di lezione teorico-pratica | 7 giorni di lavoro con alloggio compreso | mostra presso l’Orto Botanico di Palermo e presentazione aperta al pubblico dell’azione partecipata o delle installazioni ideate durante la residenza in occasione della festa di finissage di CONNECTED #PALERMO
direzione e cura di Silvia Petronici in collaborazione con Meri Iacchi // residenza inclusa nel progetto CONNECTED # PALERMO mostra personale di Meri Iacchi a cura di Silvia Petronici
Orto Botanico
Palermo
21-29 giugno 2014
concept. Questa tappa di senseOFcommunity è ospite del progetto CONNECTED # PALERMO nel quale l’artista Meri Iacchi, che presiederà alla residenza insieme alla curatrice Silvia Petronici, realizza negli spazi esterni ed interni dell’Orto Botanico di Palermo interventi site specific e azioni partecipative durante il mese di maggio 2014.
La residenza si propone di indagare i temi sostenuti nel progetto CONNECTED # nel merito del rapporto con la natura e delle relazioni come fondamenti vitali della nostra sopravvivenza anche culturale.
// Molteplicità e interrelazione. La natura è una rete di connessioni ininterrotte, lo scambio trofico costante fra gli organismi implica un passaggio di informazioni, è comunicazione ed ha una funzione vitale. La coesione e la solidarietà, il contatto e lo scambio, sono forze attivate fra gli elementi naturali da un’inarrestabile tendenza alla sopravvivenza. Le connessioni sono all’origine di cambiamenti e questi, a loro volta, garantiscono l’evoluzione e quindi la vita.
Questo progetto riflette sul senso di comunità come gruppo solidale dove il legame fra gli individui è diffuso e animato dall’interno da un desiderio di partecipazione attiva. Il legame comunitario rafforzato dalla condivisione di un medesimo ecosistema e, per estensione, di uno stesso contesto culturale, pertiene la sfera dei sentimenti e riguarda la condivisione di valori e interessi oltre che di bisogni e domande. L’osservazione dell’ambiente naturale nel quale siamo immersi e di cui siamo parte – favorita dalla speciale location per cui si presenta questo progetto – ci fornisce un contesto di ricerca speciale per studiare le radici articolate e profonde del senso di comunità. I lavori artistici presentati dalle due artiste saranno un saggio di questa analisi e un’occasione di ulteriore contatto. L’assunto è, infatti, quello che l’arte abbia una straordinaria capacità di comunicazione e che questa possa essere messa a disposizione per riattivare collegamenti e scambi tra le persone.
Siamo costantemente connessi, lo sono le nostre parti interne e i nostri pensieri come lo sono le cellule e gli organismi, come le persone e le montagne, come ogni cosa con ogni altra. La consapevolezza anticartesiana di questa connessione può essere una risorsa preziosa per la modernità, l’occasione di superare l’orror vacui dell’individuazione e della perdita di appartenenza.
// La rete (naturale/umana) in cui siamo tutti connessi ci permette, in maniera orizzontale, di modificare e introdurre contenuti, stabilire nuove connessioni, evolvere, con spirito simpatico, diramando il proprio profilo identitario lungo linee di affinità ed elezione. Questo linguaggio - quello scelto per il titolo del progetto - che afferisce alla cosiddetta comunità del web 2.0 ha la funzione di cogliere una possibile analogia tra le due sfere sottoposte ad analisi: quella del sistema naturale e quella del sistema umano, a sua volta, per certi versi autonomo ma senz’altro compreso nel primo.
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