specific visions. si vede ciò che si sa
Lectures, Venezia, Mestre, 25 January 2015
5 incontri con Silvia Petronici rivolti a FOTOGRAFI e ad ARTISTI che usano la fotografia come mezzo di ricerca artistica e di esplorazione del mondo
//per iscriversi scrivere a:: staff@fotogenia.me
_ DATE. 25 gennaio // 8 e 22 febbraio // 8 e 22 marzo

FOTOGRAFI, ARTISTI e CURIOSI DELL’ARTE avranno in questi incontri l’occasione di ampliare le proprie conoscenze in vista della prossima Biennale dell’Arte di Venezia dove testare i nuovi strumenti di analisi acquisiti.
COME. Cinque Lectures ciascuna di una giornata, otto ore di lezione e due da impiegare nelle pause e per il pranzo (dalle 10.00 alle 20.00). Ogni singolo incontro si svolgerà con la proiezione di slide e sarà seguito da spazi aperti al dialogo e all’interazione con gli studenti che riceveranno schede e dispense. Esaurito il ciclo di lectures sarà possibile proseguire con la stessa classe (su eventuale richiesta degli studenti) in approfondimenti, mentorship individuali e di gruppo, analisi di portfolii, workshop e gite collettive alla Biennale dell’Arte e ai suoi eventi collaterali.
ELENCO ARGOMENTI TRATTATI.
Presentazioni. Interessi, linguaggi e ricerca di ciascuno studente
Teoria. Presupposti storici e filosofici della pratica artistica site specific
Esempi. Analisi di lavori e percorsi di ricerca site specific declinati in prevalenza con il mezzo fotografico
Progetto site specific. Come si sviluppa dal sopralluogo alla formalizzazione finale del lavoro.
Fotografia. Strumento di indagine; documentazione del processo; oggetto estetico
Strumenti tecnici. Scheda tecnica, statement, biografia, curriculum vitae e portfolio
Esercizi. Correzione degli esercizi

***Pensando di rivolgere questo ciclo di lezioni ospite di FOTOGENIA ad un pubblico di fotografi e di artisti che utilizzano la fotografia nel corso della propria ricerca, ho riflettuto sul fenomeno che precede l’immagine ricavata dal mezzo fotografico: la visione.
Mi viene in mente la celebre frase del filosofo Immanuel Kant, l’occhio innocente è cieco, la mente vergine è vuota, alla base della consapevolezza contemporanea sull’indistinzione fra fatti e valori, realtà e giudizio sulla realtà, mondo e sentimento del mondo.
Parlando della visione ai fotografi sarà quindi utile chiarire che si tratta di un meccanismo cognitivo e perciò di un risultato e non di un inizio: la capacità di vedere è una capacità attiva e derivata dal bagaglio di conoscenze acquisite. Insomma, diremo, si vede ciò che si sa e ciò che si sa dipende da noi.
L’arte è un’occasione ricca per la conoscenza di sé, dei propri limiti e insieme dei limiti del visibile nella realtà che ci circonda e che chiamiamo mondo.
Parleremo di tutto ciò focalizzando l’attenzione sulle pratiche artistiche site specific, chiarendo cosa sono, come emergono e si delineano nella storia dell’arte contemporanea, con quali presupposti e con quali esiti studiando i lavori di artisti noti e meno noti nel panorama dell’arte contemporanea.
Nella pratica artistica site specific è essenziale la distinzione tra spazio e luogo e questo passaggio sarà di grande importanza per coloro che intendono usare la fotografia come mezzo per la loro ricerca artistica.
Sarà riservato uno spazio per l’acquisizione da parte degli studenti degli strumenti tecnici per la comunicazione del proprio lavoro: cos’è e a cosa serve una scheda tecnica (didascalia, descrizione e sinossi); lo statement; la biografia e il curriculum vitae e, infine, come si costruisce un portfolio.
Questo ciclo di lezioni sarà un’occasione per approfondire la conoscenza dell’arte contemporanea e, in particolare, di quelle pratiche che funzionano e si sviluppano nel rapporto diretto tra il luogo di studio e la fotografia, intesa come il mezzo utilizzato per l’indagine e non solo e non sempre il fine dell’indagine stessa. Silvia Petronici

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