Mostra itinerante a tema «Natura/Arte. Da Max Ernst all'arte nel borgo» a cura di Valentina Calzia
Mostre, Imperia, 07 August 2009
Quello di natura è un concetto che oggi ha una rivoluzionaria carica di rottura e disallineamento rispetto all’ormai preponderante e massificato potere economico. Noi siamo figli di un’epoca che ha visto e interpretato la natura come “oggetto”, come un qualcosa che è al servizio dell’uomo, e che l’uomo pertanto può modificare, manipolare e sfruttare a proprio piacimento. All’interno di questa concezione, l’uomo dimentica di essere a sua volta naturale, frutto e figlio della natura. La responsabilità delle numerose violenze che sono state fatte alla natura non è tanto una conseguenza dell’inquinamento, dello sfruttamento ambientale, dell’industrializzazione feroce del nostro pianeta, quanto piuttosto di una mentalità distruttiva che ha dato vita a questi fenomeni, che ha agito sulla natura mancandole di rispetto e di cura.

Prendersi cura della natura ha un parallelismo profondo con il concetto di curare l’arte, in special modo quella che vuole riappropriarsi della natura stessa, dell’uomo nella natura e con la natura. Il termine “cura”, infatti, significa attenzione, sollecitudine, assistenza. Ma è anche un termine che rimanda all’inquietudine insita nell’animo umano, sempre alla ricerca di un senso operante nella vita di ciascuno di noi. Ed ecco che questi artisti rispondono, attraverso le loro opere, ad entrambi i significati che il concetto di “cura” porta con sé: la devozione per la natura, da un lato, e dall’altro il tentativo di dare a quell’inquietudine una risposta dotata di senso.

In origine era la fusis dei greci, termine che noi oggi traduciamo con “natura” ma che trae la sua etimologia dal verbo fuo, generare, far crescere. La natura veniva quindi considerata nell’antichità come un insieme vivo e pulsante, strutturato in base ad un fine. Era un “cosmo”, una totalità ordinata che si opponeva al “caos”, al disordine. In questo insieme ordinato trovavano posto tutti gli elementi: acqua, aria, fuoco e terra. Quegli stessi elementi che gli artisti di questa rassegna utilizzano e reinterpretano per dar vita alle loro opere, alla loro personale cosmogonia.

Il ritorno alla fusis, al rispetto e alla sacralità con cui gli antichi greci guardavano la natura, è una delle vie che oggi ci può permettere di cambiare punto di vista sul mondo e su noi stessi. Questi artisti, vivendo tale esigenza di cambiamento di prospettiva sulla propria pelle, dandole forma colore e vita attraverso il processo creativo, si avvicinano al senso originario di natura: quello che tenta di capirla senza però cambiarla. La natura, pertanto, ci è guida. In questo senso, l’arte di cui questi autori si fanno portavoce è un’arte che più che mai si fonde con la vita, un’arte che si rende abitabile.
La natura, come questa rassegna a tema, è dunque ritorno all’origine e meta del futuro, è il cammino che delinea i nostri passi e li dota di senso; è un organismo vivente che sorge, germoglia e si dirama; è un percorso che racchiude in se stesso le proprie leggi fisiche e creative, il proprio processo di evoluzione e di crescita.

Commenti 1

maurizio perozzi
15 anni fa
maurizio perozzi Art lover
complimenti per il tuo percorso,una tecnica molto interessante, ti ringrazio dell'amicizia...ciao a presto

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