Palazzo Orsini - Bomarzo (Vt), 20/30 giugno 2011
Progetto finalizzato a promuovere la creatività, la socializzazione, la conoscenza e l’interculturalità
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”.
Così recitava Dante Alighieri nel 1300 nel passo di inizio della Divina Commedia, ponendo l'accento subito su come la sua fosse comunque un'esperienza collettiva. E, più egli si incamminava, più questa via si rendeva cupa e buia da suscitare sgomento. Lo stesso smarrimento interiore che attraversa ogni singolo individuo in un determinato periodo e/o per un particolare evento nella sua vita. Ma, smarrimento esteriore che viene vissuto anche dall’intera collettività, laddove intervengono fattori sociali e ambientali scatenanti.
La scelta quindi di confrontarsi con la Divina Commedia quale messaggio rivoluzionario nell’uso della letteratura e dell’arte nella conoscenza della vita e della spiritualità dell’individuo, con la sua essenza ancora e perennemente così contemporanea, con quel suo intrinseco linguaggio accessibile e vicino alla popolazione che, nel XIV secolo, era povera e priva di cultura.
In sintesi, un progetto nel quale dare spazio alle capacità artistiche individuali dell’arte, attento alla sperimentazione di nuovi linguaggi socio-culturali. Il progetto vuole essere una guida capace di coinvolgere soprattutto i giovani, quali traghettatori di questo nuovo millennio. Lo scopo ultimo è lanciare un messaggio: la presenza positiva e propositiva è la prima arma di riscatto di un luogo e di un tempo in cui l’indebolimento culturale, spirituale, artistico risiede nel demone dell’indifferenza e dell’isolamento. Il confrontarsi con questa opera che nei secoli è stata di esempio per tutte le arti, è volano per poter arrivare alla traduzione di un intento divino e particolarmente saggio e poetico attraverso una filosofia di socializzazione e tolleranza verso le fasce più deboli, e con particolare attenzione ai giovani. Un progetto volto ad accogliere e soddisfare il più ampio numero di destinatari delineando una sorta di ponte culturale fruibile a livello visivo, letterario, spirituale, intellettuale. Attraverso l’utilizzo di linguaggi espressivi innovativi e diversificati, si intende intraprendere un itinerario accattivante e coinvolgente per stimolare l’attenzione, la curiosità, la comprensione e la rielaborazione creativa delle attuali problematiche socio-ambientali.
Il progetto prevede il coinvolgimento di artisti che si cimenteranno, con opere in arti visive, scultura, installazioni, video art, mix di arti integrate, alla rappresentazione - in chiave attuale - dei passi della Divina Commedia, divisi in pari numero per entrambe le tre cantiche (inferno, purgatorio e paradiso). Le opere verranno rilegate in un catalogo unitamente a brevi racconti scritti appositamente per l’evento sempre sui temi interpretativi delle tre cantiche (selezionati fra tutti quelli pervenuti) e che verranno letti e/o interpretati con monologhi durante il corso dell’evento.
L’Evento verrà riproposto a Firenze in data e luogo da comunicarsi.
“In the middle of the journey.... I found myself in the XXI century” artists are confronted with the Divine Comedy
Palazzo Orsini - Bomarzo (Vt), 20/30 june 2011
Project aims to promote creativity, socialization, knowledge and intercultural
“Halfway through the journey of our life I found myself within a forest dark for the straightforward pathway had been lost”
So read Dante Alighieri in 1300 in the step of beginning of the Divine Comedy, focusing now on how his was still a collective experience. And, as he walked, the more this road is made dark and dark to inspire awe. The same internal loss that crosses every individual in a given period and / or a particular event in his life. But outside that loss is experienced also by the entire community, where social factors and environmental triggers are involved.
So the choice of Divine Comedy, which deal with the revolutionary message in the use of literature and art in the knowledge of life and spirituality of the individual, its essence still and always so contemporary, with his intrinsic language accessible and close to the population in the fourteenth century, was poor and devoid of culture.
In summary, a project in which a space for individual artistic skills, attentive to the development of new socio-cultural languages. The project aims to be a leader able to involve young people in particular, such as ferries of this new millennium. The ultimate goal is to send a message: the presence of positive and proactive is the first gun buy-back of a place and a time when the weakening of cultural, spiritual, artistic devil lies in the indifference and isolation. The comparison with this work that over the centuries has been an example to all the arts, is flying to get to the translation of a divine intent and particularly wise and poetic through a philosophy of social tolerance and the weaker, and with particular attention young people. A project designed to cater to the broadest number of recipients outlining a sort of cultural bridge usable in visual, literary, spiritual, intellectual. Through the use of innovative and varied forms of expression, we intend to take a route attractive and engaging to stimulate the attention, curiosity, understanding and creative reworking of the current socio-environmental issues.
The project foresees the involvement of artists that will compete with works in visual arts, sculpture, installations, video art, integrated mix of arts, representation - in a modern - of the passages of the Divine Comedy, divided in equal numbers for both the three poems (hell, purgatory and paradise). The works are bound in a catalog along with short stories written especially for the event even on issues of interpretation of the three poems (selected from those received) and that will be read and / or interpreted with monologues during the course of the event.
The event will be repeated in Florence in time and place will be announced.
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