Cenerentola ammira le ricche mercanzie esposte in vetrine scintillanti. Biancaneve, abituata al duro lavoro dei sette nani, osserva un corteo di lavoratori in sciopero.
Pinocchio si reca dallo psichiatra perché in preda ad un
conflitto interiore concernente la propria identità.
Pare chiaro che ognuno dei personaggi, che sono riflessi dell’inconscio, incarnano altrettante paure comunissime nei nostri tempi, ovvero le fobie connesse alla solitudine, alla
delinquenza, alla povertà. Sono ormai banditi, sono
marginali rispetto al contesto generale, e non resta loro che osservare, relegati in un angolo, il dissolversi progressivo o apparentemente inarrestabile della fanciullezza primigenia, la negazione di ogni spazio vitale per l’infanzia, che in
questo mondo ha perso la propria cittadinanza.
Critica di Michele Miscia
Commenti 0
Inserisci commento