L’esposizione, curata da Chiara Serri, s’intitola “Alma Venus et Venatrix Diana”, in riferimento all’invocazione a Venere che apre il “De Rerum Natura” di Lucrezio, ma anche a Diana, dea della caccia e protettrice delle selve.
Una ventina di opere a tecnica mista su carta di piccole e medie dimensioni, che appartengono alla serie “Populus” (2009-2011) e all’inedito ciclo “Alma Venus”, realizzato nel corso del 2011. Filo conduttore, il tema della “caccia”, scelto dall’artista non in relazione all’attualità, ma come simbolo della ricerca, del desiderio e dell’istinto primordiale che spinge l’uomo a rapportarsi con gli altri individui, gli animali e la natura che lo circonda.
Come si legge, infatti, nella nota critica di Chiara Serri, «L’immaginario di Elisa Bertaglia è popolato da animali e bambini, radici sospese e lacerti di paesaggio, tutti sottoposti ad una progressiva semplificazione che si esplica nella scelta cromatica e nel segno fibroso che tratteggia la figura. Racconti singolarmente conchiusi, ma attraversati da legami sotterranei, che afferiscono al sogno, alla storia ed al mito».
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2011, da lunedì a venerdì con orario 9.30-12.30 e 15.30-18.30, oppure su appuntamento (0522 1970864 - info@csart.it.
Elisa Bertaglia nasce a Rovigo nel 1983. Nel 2009 consegue la laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove vince una borsa di studio per la collaborazione didattica presso la cattedra del professor Carlo Di Raco. Prende parte a numerose esposizioni personali e collettive, ultime delle quali “93ma Collettiva Bevilacqua La Masa” (Galleria di Piazza S. Marco, Venezia, 2009-2010), “In/Carne” (Palazzo della Fondazione Cominelli, Cisano di San Felice del Benaco, Brescia, 2010, a cura di Edoardo Di Mauro), “Vertigo” (Pescheria Nuova, Rovigo, 2011, a cura di Chiara Serri), “DC pulse/two, Dolomiti Contemporanee" (Edificio Sass de Mura, Sass Muss, Sospirolo, Belluno, 2011, a cura di Gianluca D’Incà Levis) e “Lo stato dell’arte”, 54. Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Accademie (Tese di San Cristoforo, Arsenale, Venezia, 2011, a cura di Vittorio Sgarbi). Vive e lavora a Rovigo.
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