La mostra, curata da Chiara Serri, s’intitola “Mirroring Margarita” in riferimento al romanzo “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, in cui viene dipinta una delle più belle figure femminili di tutti i tempi.
Margherita, infatti, è la giovane donna imprigionata in una vita che non le appartiene, è la strega pronta a tutto pur di salvare il proprio amore, è la tenera compagna, che sceglie di vivere per sempre in una casetta vicino al fiume. È tutto questo e molto altro ancora perché, nel suo personaggio, si intrecciano bene e male, innocenza e colpa, illusione e verità.
Diverse sfumature che Ludmila Kazinkina traspone su tela e su carta, dipingendo una donna esile, ma tenace, che emerge tra le contraddizioni e i riflessi dell’anima, portando con sé quelle piccole anomalie che danno forma più autentica ai contenuti angosciosi della coscienza.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 5 marzo alle ore 18.00 con un reading poetico di Tamara Kudryavtseva (Mosca), sarà visitabile fino al 27 aprile 2011. Ingresso libero.
Ludmila Kazinkina, nasce nel 1975 a Kaluga, dove frequenta la Scuola d'Arte. Trasferitasi prima a Mosca e successivamente a Spoleto, dove apre lo spazio Aere Prio, giunge nel 2003 a Parma, città nella quale gestisce per alcuni anni lo spazio culturale Kontrast e dove attualmente vive e lavora. Ha preso parte a numerose personali e collettive, ultime delle quali "Punto 15" (Parma, 2008), "Italia Circa 2008" (Imperia, 2008), "Fleurs" (Cascia, 2008), "Cortocircuito in pittura" (Reggio Emilia, 2008), "Mater Dulcissima" (Spoleto, 2009), "Back in the USSR" (Venezia, 2009), "stARTup" (Macerata, 2009), "Baba Yaga" (Reggio Emilia, 2009), "Golem" (Parma, 2009) e "Vedma/Strega" (Milano, 2010), risultando tra i finalisti di Musae 2008, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2010 ha preso inoltre parte all'esposizione collettiva "Eat me" (Parma, 2010), promossa da Parmacotto con il patrocinio dell'Assessorato al Benessere e alla Creatività Giovanile del Comune di Parma, aggiudicandosi l'omonimo premio ed è stata recentemente ospitata a Kaluga e Tarusa (Russia), con la personale “Solaris”, curata da Tatsiana Zhaliazko e Dmitrij Martishenko.
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