“Trame” - scrive Chiara Serri - “come storie che risuonano tra campi coltivati, alberi secolari e antiche dimore, ma anche come sovrapposizioni di diverse immagini, caratterizzate da figure surreali e fugaci apparizioni dal presente e dal passato. Esposizioni multiple, ottenute sempre in fase di ripresa, attraverso le quali Bandini coglie l’anima storica di luoghi incantati, solcati da una figura umana che si coagula sulla pelle della fotografia, poco prima di dissolversi in un bianco e nero vellutato”.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 16 aprile, alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 12 maggio, da lunedì a venerdì con orario 9.30-12.30 e 15.30-18.30, sabato e festivi su appuntamento.
Nato a Sala Baganza nel 1955, Pietro Bandini vive e lavora in provincia di Parma. Da sempre interessato alla fotografia e alla musica, dal 1996 è fotografo ufficiale del “ParmaJazz Frontiere festival”. Accanto all’attività in ambito musicale, come collaboratore della rivista “Jazzit”, come fotografo ufficiale del “Festival internazionale della chitarra Niccolò Paganini” di Parma e come socio fondatore dell'agenzia fotografica Phocus Agency (2004), porta avanti una ricerca personale, alimentata da numerosi workshop fotografici con Pino Ninfa, Roberto Masotti, Herman Leonard, Didier Ferry e Jimmy Katz. Prende parte a diverse esposizioni personali e collettive, ultime delle quali “Dentro la musica…” (Teatro Due, Parma, 2008) e “Phocus sul jazz” (Teatro Giuseppe Verdi, Pordenone, 2008). Le sue fotografie sono raccolte nei volumi fotografici “Zone” (Luciano Vanni Editore, 2004) e “The book is on the table” (Mup Editore, 2008). Realizza copertine per libri (“Il tempo del musicista totale”, Baldini&Castoldi, 2002) e cd musicali.
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