Le modificazioni prodotte nel paesaggio riflettono inevitabilmente i cambiamenti avvenuti nella vita dell’uomo: dalle visioni dei Romantici, passando per le opere degli Impressionisti fino alle ricerche contemporanee, il tema del paesaggio non ha mai smesso di raccontare il dialogo uomo-natura in virtù della particolare relazione che lega da sempre l’individuo al territorio abitato.
L’epoca attuale ci vede testimoni degli effetti causati da una globalizzazione che ha portato all’ampliarsi, fino al collasso, delle megalopoli ed alla creazione di nuovi spazi urbani senza memoria né storica né sociale: i cosiddetti «non luoghi» (centri commerciali – parchi giochi, ecc).
In un mondo in una fase di progressiva urbanizzazione è ancora possibile per l’uomo instaurare una relazione col paesaggio e sintetizzarla in un’immagine?
All’entrata nel nuovo millennio i confini tra città e natura si sono fatti sempre più labili. L’ambiente conosciuto e vissuto dall’uomo contemporaneo è artificiale: ha le dimensioni dei grattacieli e l’estensione degli agglomerati urbani.
Anche la tecnologia ha contribuito a trasformare la nostra percezione dello spazio imponendole la velocità accelerata dei moderni strumenti di comunicazione: la conoscenza del paesaggio trascende ormai la dimensione dell’esperienza fisica per trasformarsi piuttosto in una rete di connessioni tra un mittente ed un destinatario, che fluisce lungo i cavi della linea telefonica e dell’elettricità.
In bilico tra la sua preservazione in quanto bene culturale ed il pericolo di una sua fagocitazione nell’intrico dell’ambiente metropolitano, l’immagine del paesaggio appare oggi ricca di contraddizioni, capaci di stimolare le interessanti riflessioni all’origine del percorso espositivo di Paesaggio 2000.
Gli artisti presenti in mostra danno vita, ciascuno secondo il proprio personale linguaggio, ad una panoramica aggiornata del sentire contemporaneo sul tema del paesaggio, vissuto inevitabilmente tra natura e città.
Sia che si affronti il polo della natura che quello della città le opere in mostra testimoniano la necessità avvertita dall’artista contemporaneo di relazionarsi con l’ambiente che quotidianamente lo circonda e di raccontarlo, invitando a riflettere sugli effetti delle modificazioni che i processi di modernizzazione tecnologica provocano sia al territorio stesso, sia alla percezione individuale del paesaggio.
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