Da recenti studi neurolinguistici sappiamo che siamo prima "visti" che ascoltati. Ed ecco l’importanza del volto: ogni giorno infatti, mille volti ci sfilano davanti, li incontriamo in metro, in treno, per la strada, nei negozi. Qualcuno lascia una traccia del suo passaggio che s’imprime nella nostra memoria. Ne cogliamo alcune caratteristiche: gli zigomi, gli occhi, i capelli, la risata. Ogni faccia racconta la sua storia, ogni volto porta con se un vissuto fatto di paure, sofferenze, bellezza alienazione, gioia. Una carrellata di volti ci sfila davanti in ogni momento raccontandoci nuove e diverse culture, che spesso conquistano il nostro sguardo, con curiosità o indifferenza.
Barbara Vincenzi
La curatrice presenta una mostra, una panoramica di volti anonimi o famosi, imperturbabili o emozionati, sorridenti o arrabbiati, addolorati o felici, femminili o maschili, ambigui e sfuggenti o chiari e sinceri rivolgendo l’attenzione alle diverse esperienze artistiche del nostro tempo: pittura, scultura, fotografia, fino al computer e video-art.
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