Piegata e resuscitata, appare sola e ferita, tesa al mondo e al contempo concentrata su se stessa. Questa è la parafrasi ed il destino di un centro, importante crocevia tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, luogo di sepoltura di Stefano Uros IX Dusan, Zar dei serbi e fondatore, nel XIV secolo, di un impero che ha sognato l'eternità.
Piegata e resuscitata, appare sola e ferita, tesa al mondo e al contempo concentrata su se stessa. Questa è la parafrasi ed il destino di un centro, importante crocevia tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, luogo di sepoltura di Stefano Uros IX Dusan, Zar dei serbi e fondatore, nel XIV secolo, di un impero che ha sognato l'eternità.
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