TRA-ME. Nuovi meccanismi d'interazione. Psicologia sociale - La Barbagianna: una casa per l'Arte Contemporanea.
Testi critici, Firenze, Pontassieve, 22 June 2013
TRA-me è un progetto di live art ideato da Gloria Campriani, diretto da Alessandra Borsetti Venier e curato da Alessandra Frosini, presso La Barbagianna: una casa per l'Arte Contemporanea.


TRA-me è un progetto strutturato e realizzato attraverso le variabili del contesto, dello spazio, dei partecipanti e del pubblico.
La performance si costruisce con l’aiuto di persone e con i meccanismi di interazione che esse mettono in atto, un'azione partecipativa con cui l'artista indaga sulle modalità che individui diversi utilizzano nel mettersi in gioco in un contesto "chiuso", interagendo con gli altri. Un microcosmo relazionale e simbolico per riflettere sul comportamento umano che oscilla fra lotta e cooperazione, sulle possibilità di incontro, di scambio e di connessione, ambiti indagati dalla psicologia sociale, che studia i condizionamenti messi in atto nei rapporti fra individuo e gruppi.
Alcuni spettatori vengono coinvolti dall’artista nel gioco interattivo per compiere il proprio percorso e diventare così performer consapevoli. Le persone (corpi mobili) si trovano ad interagire all’interno di uno spazio definito, con un tempo determinato dall’artista e scandito da musica live; attraverso le loro scelte di connessione, rese reali dal filo di un gomitolo, che è l'unico strumento per ‘segnare’ il proprio percorso, viene costruita un'architettura collettiva fatta di fili. L’azione viene sostenuta dal supporto di persone che rimangono ferme, chiamate colonne portanti, che simbolicamente rappresentano i punti fermi della vita di ognuno (persone, istituzioni, enti, città, nazioni, etc.) e che permettono di sostenere le trame create dai corpi mobili come nuove tessiture di relazioni, associazioni e collegamenti.
L'azione metaforica fa pensare allo stesso tempo ad un gioco e ad un esperimento che traduce visivamente le connessioni fra gli individui: in particolare la teoria matematica dei grafi si presta perfettamente ad essere applicata alle reti sociali, perchè può schematizzare uno o più gruppi d'individui fra cui esistano o meno delle relazioni. La realizzazione della rete dipende dalla volontà di ognuno di partecipare e di mettersi in gioco: i corpi mobili svolgono un ruolo attivo nella costruzione delle trame attraverso il dipanarsi dei fili, e le colonne portanti supportano o intralciano la realizzazione della trama. Per questo la rete che si crea può risultare ben tesa e sviluppata, o fitta, intricata e soffocante, oppure, in alcuni punti, cedevole o addirittura crollata, finita, "tramata". La densità del grafo che rappresenta la rete sociale può essere un parallelo che rappresenta l'efficienza nello scambio d'informazioni e l'utilità per i singoli individui. Reti piccole e dense possono essere meno utili di reti costituite da legami deboli, perché queste ultime sono più flessibili e si prestano quindi ad un miglior scambio di idee e opportunità (Granovetter).
Il filo costituisce la base del contatto fra i soggetti, simbolizzando anche la condivisione di beni che diviene espressione del compromesso di spazi materiali e mentali che contraddistingue il rapporto fra le persone e fra di loro e le istituzioni(rapporto diritti/doveri).
TRA-me vuole stimolare una riflessione sul vivere collettivo, sulla difficoltà di collaborazione e comprensione e sulle problematiche legate alla conflittualità, all'emotività e alla comunicazione nel contesto delle relazioni umane. I molteplici punti di vista e la loro relatività (le persone coinvolte e il pubblico, sempre diversi) diviene pluralità di stimoli e voci e allo stesso tempo testimonia l'impossibilità di verità univoche e l'instabilità che caratterizza i rapporti e le condivisioni fra i diversi individui. Indagare su queste connessioni significa riflettere anche su come tali rapporti siano una risorsa, una materia prima fondamentale nella vita di ogni individuo e nella costruzione della vita della collettività.
Il sistema che si viene a creare mostra dunque la logica delle relazioni, ponendo in primo piano l'azione del singolo come parte costitutiva fondamentale dell'azione collettiva risultante: siamo parte di un tutto e ogni nostra azione o mancanza di azione modifica in qualche modo la libertà dell'altro e dunque condiziona quel che avviene. La lettura analitica di questa espressione, simbolizzazione e rappresentazione dei comportamenti sottolinea lo spiccato individualismo della società contemporanea che porta la società stessa a scomporsi in atomi rivali, in solitudini minacciose perché minacciate (Bauman).
E' solo attraverso la vita sociale, attualizzazione della relazione con l'altro, che può costruirsi una struttura simbolica di riferimento per tutti i membri della società; ma la vita sociale, per ognuno, passa attraverso la messa in opera e la coniugazione dei sistemi che la definiscono e che sono preesistenti a ogni relazione concreta.

TRA-me.
In che modo persone sconosciute decideranno di avvicinarsi ad alcuni e di ignorare altri?
Quanto saranno condizionati dall'azione e dai comportamenti degli altri?
Quanto il pubblico che le guarda influenzerà le loro azioni?
Quanto influisce su di noi la scelta degli altri (anche quella di non agire)?
Quanto influisce lo spazio e il contesto in cui entriamo in contatto?
Quanto conta il punto di partenza e la distanza iniziale che c'è fra le persone?


Alessandra Frosini

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