Mostre, Salerno, 07 July 2013
Strano mondo quello dell’arte: aperto a tutti, praticato da molti, chiacchierato poco e troppo spesso male. Facendo un doveroso distinguo tra chi pratica l'arte per passione e chi per professione troviamo, poi, chi riesce a fondere le due componenti “rischiando” di ottenere risultati grandiosamente stupefacenti, presentando le proprie opere ad un pubblico critico, nazionale e non solo, con la voglia di lasciarsi trascinare dalle emozioni che una pennellata ben assestata riesce a provocare. La pittura è solo una delle tante forme d’arte, ma quella dall’impatto più diretto, comprensibile anche per chi di chiaroscuri, ombreggiature e colori capisce ben poco.
Alessandra Cannavacciuolo, pittrice nata a Cava de’ Tirreni, perfetto esempio di come lo stile classico si fonda con l’innovazione, passato e futuro, il mix ideale per ottenere un presente costellato di fiducia, progetti e soddisfazioni. Riprendendo un passo delle sue dichiarazioni, il suo è un autentico «inno alla gioia cromatica».
Nello Sorvillo
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