I quadri si intersecano con le poesie, le poesie con i sensi, i sensi con i suoni.
Quale migliore posto, se non il Giardino del Suono?
In mezzo ai segni, i suoni dark e primordiali di Arpìe, performance poetico-teatrale sul rapporto dannato tra musica, morte e sillabe magiche.
Nella tradizione esoterica il Rebis è la rappresentazione del doppio, del due, dell'Armonia realizzata. Il Rebis (da res bina la cosa doppia) è una famosa figura ermetica riportata da vari autori in primis Basilio Valentino nel suo trattato sull'Azoto (1659).
Nel percorso artistico di Monica Maria Seksich questa faticosa meta arriva con la messa in discussione di ogni certezza, con la trans/gressione continua tra l'antico e il moderno, la sperimentazione sensuale che attraversa arti diverse, pittura, poesia, teatro. Un po' di Bowie (Rebel Rebel è uno dei suoi brani preferiti) esemplificazione del perfetto androgino, un po' di Velvet Underground, miscelati in un crogiuolo alchemico dove si incontrano gli dei dell'Olimpo e il rock, i Tarocchi e la ragion veduta, il serpente delfico e Lou Reed, i colori della terra e l'oro, metallo alchemico per eccellenza, il rosso conturbante del sangue unito al bianco e nero, che fu un leit motiv del post punk.
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