forme della committenza
Festivals, Ravenna, Faenza, 14 June 2010
Si chiamerà forms of collecting/ forme della committenza la quarta edizione del festival dell’arte Contemporanea. La direzione scientifica formata da Angela Vettese, Carlos Basualdo e Pier Luigi Sacco lo ha annunciato sul palco del Teatro Masini, insieme a Daniel Buren, protagonista dell’incontro di chiusura di OPERE/works, la terza edizione del festival dell’arte Contemporanea, ribadendo la centralità degli artisti nei discorsi sull’arte e offrendo per il 2011 una nuova prospettiva, e un nuovo invito, per guardare le opere. La terza edizione ha confermato il festival come l’appuntamento internazionale dedicato alla riflessione e al confronto sull’arte contemporanea, invitando 100 speakers da tutto il mondo a confrontarsi sullo statuto dell’opera e il suo ruolo nella nostra vita e nella società, coinvolgendo il pubblico in un affascinante viaggio nelle idee intorno alle quali si svolge l’esperienza dell’arte. Tanta soddisfazione per la grande partecipazione - quasi 20.000 le presenze -, per il coinvolgimento della città, che ha arricchito il festival con 80 eventi collaterali e per l’alto livello dei contenuti che sono emersi dal confronto.

Carlos Basualdo ha sottolineato: il festival produce un tipo di socialità importante tra l’arte e il pubblico. Questo succede perchè il pubblico è qui, perchè gli artisti sono qui e saranno sempre al centro di tutto ciò che facciamo. Ringrazio quindi tutti coloro che hanno collaborato a questo ripensamento dello statuto dell’opera d’arte nel contemporaneo.

Per Pier Luigi Sacco la cosa più straordinaria che ha colpito gli ospiti stranieri è stata l’atmosfera in cui questo festival prende vita. Ciò che è stato fondamentale nella realizzazione di questa terza edizione è la qualità sociale e urbana dello spazio in cui si svolge. Questa deve essere la nostra cifra, dell’accoglienza, dell’incontro, del confronto e della riflessione. Cifra che ci è sempre appartenuta e che deve diventare il motore della crescita del nostro sistema Paese.

Per Angela Vettese la novità di questa edizione è consistita in un maggiore approfondimento nei temi affrontati. I molti ospiti internazionali hanno sottolineato come non esistano degli analoghi del festival nel mondo. Questo ci deve invitare ad insistere sull’unicità della forma e probabilmente a trasformarlo in una manifestazione a due piste. Una molto valida che è quella dell’incontro fisico delle persone qui, sia nei momenti ufficiali che di apparente relax, dove ci si continua in realtà a confrontare. L’altra, già sviluppata, è quella di una continuità durante l’anno sia degli incontri che dei progetti editoriali, per lasciare una traccia duratura di queste bellissime occasioni.

http://www.festivalartecontemporanea.it

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