In esposizione recenti dipinti di Simone Bortolotti, Giorgio Distefano, Andrea Mancini.
La mostra ha per protagonisti tre pittori nati in tre decadi diverse ('50, '60, '70), ma accomunati dalla città in cui si sono formati artisticamente e dove attualmente vivono e lavorano (Firenze), oltre che dallo sviluppo delle rispettive ricerche nell'ambito della figurazione contemporanea.
Gli oli di Simone Bortolotti (Firenze, 1963) raffigurano, con cromatismi delicati e tonali, paesaggi e vedute che hanno in sé qualcosa di romantico e, ad un tempo, misterioso. L'artista crea scenari immobili e silenziosi, rielaborando in chiave personale certi spunti della pittura metafisica. Il patio, elemento architettonico ricorrente, contribuisce ad accentuare l'atmosfera onirica di queste ambientazioni, in cui i confini temporali appaiono indeterminati.
Giorgio Distefano (Ragusa, 1972) propone un ciclo di tecniche miste, nelle quali delinea scene ispirate al romanzo 'Horcynus Orca' di Stefano D'Arrigo. In questi dipinti, gli elementi cerebrali si sovrappongono a quelli emotivi: i suggerimenti offerti dalla geometria, nascosta o rivelata, si combinano con un'accurata indagine sugli effetti della luce, sia nei paesaggi che nelle figure, a testimonianza di un percorso stilistico aperto a stimolanti contaminazioni.
Andrea Mancini (Firenze, 1958) dipinge ammassi di materiali di ogni genere - cartoni, metalli, copertoni, legname, plastica - che si ergono come icone di un mondo in rovina, ma anche in perenne trasformazione. Nella composizione dei suoi dipinti ad olio, in cui l'impressione percettiva è privilegiata rispetto al particolare fotografico, l'artista evidenzia come questi tortuosi cumuli materici possiedano una sorta di struttura logica, inspiegabile e suggestiva.
La mostra, corredata di brochure con introduzione di Gianni Costa, rimane aperta fino al 30 dicembre 2012, tutti i giorni con orario 16.30 - 19.30 (chiuso lunedì). Infoline: 0584 426238.
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