In esposizione una serie di recenti dipinti realizzati su carta creata a mano dai due artisti: opere per lo più di piccolo formato, che conservano la forza espressiva e l’efficacia comunicativa che contraddistinguono, da sempre, le rispettive produzioni.
I lavori di Grigò si riallacciano alle tematiche sviluppate nei più recenti cicli, in particolare a ‘Transitus suis’: studio metaforico sulla decadenza della società contemporanea, nella quale principi etici come la solidarietà e l'integrità sono ormai pressoché assenti. Sul piano formale, gli sfondi appaiono quasi macerati dalla corposità della materia, arricchita, qua e là, da segni, scritte e grumi di colore. Lapi svela ulteriori tappe del suo viaggio immaginario in terre lontane e sconosciute. Un itinerario pittorico suggestivo, denso di simbologie, in cui prevale la libertà del gesto. L’aspetto cromatico - autentico protagonista dei dipinti dell’artista pisano - diviene elemento strutturale della composizione, accrescendone la forza evocativa ed emozionale.
Paolo Grigò nasce a Cascina (Pi) nel 1954. Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Cascina, dal 1971 inizia un’intensa attività espositiva, tenendo mostre in Italia e all’estero. Alcune sue opere scultoree sono presenti in edifici pubblici, chiese e piazze, in Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Capo Verde.
Paolo Lapi nasce a Pisa nel 1935. Diplomato all’Istituto d’Arte di Firenze, inizia la sua attività artistica nel 1957. Il suo curriculum espositivo è nutrito, con numerose mostre in Italia e all’estero. E’ inserito sul Catalogo Nazionale d’Arte Bolaffi (1972; 1974) e sull’Annuario d’Arte Comanducci (1973; 1977). Nel 1979 viene nominato Cavaliere della Repubblica per meriti artistici.
La mostra, corredata di brochure con introduzione di Gianni Costa, rimarrà aperta fino al 10 aprile 2016, dal venerdì alla domenica, con orario 16.30 - 19.30, o su appuntamento (tel. 0584 426238).
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