Dimensione Zero (quello che ci piace di più)
a cura di Fabio Carnaghi
Dimensione Zero (quello che ci piace di più), mostra personale di Mauro Pellegrini e Barbara Pianca, racconta una geografia intima che riporta ad uno stato originario attraverso la sperimentazione dell’annullamento delle sovrastrutture culturali. Nel progetto specifico, il tema spaziale descritto nel percorso cavernoso della galleria di un’abbazia cistercense, dominata dal binomio luce/buio nel senso di reminiscenza/scoperta, individua l’antica similitudine che associa i luoghi alla plasmabilità della cera che mantiene la possibilità di cancellabilità e riscrittura.
Non è casuale l’associazione dei due atti – demiurgico per la scultura e proiettivo per l’immagine fotografica – nel lavoro di Mauro Pellegrini e Barbara Pianca, raccordabili nella comune vicenda esperienziale. In questi termini, la connotazione univoca della pratica creativa dei due artisti converge sul terreno della memoria –immagine, binomio di passato e futuro, affettiva per natura, cioè intesa come elaborazione dei sensi e fondata sull’emozione. L’itinerario concettuale è un vero e proprio tracciato emozionale in cui agiscono processi fisiologici attraverso cui la memoria influisce sugli organi del corpo e lo guida nel movimento. Filo conduttore di tutto il progetto è questa continua e inevitabile attività demiurgica che plasma e riplasma l’esperienza e rivisita continuamente il confronto e l’elaborazione esperienziale. La dimensione zero è l’incessante scrittura su una tabula rasa che si avvale di una memoria materiale e spaziale per cui il processo visivo diventa fatto emotivo che apre la strada alla conoscenza.
Dimensione Zero (quello che ci piace di più) si inserisce nella rassegna Biodiversity promossa da ARK Cultural Property and Contemporary per Expo in Città, con il sostegno di Parco dei Mulini e Fabbrica di Sant’Ambrogio, con il patrocinio di Regione Lombardia.
Note biografiche
La ricerca di Mauro Pellegrini e Barbara Pianca è un’esplorazione delle tematiche universali dell’uomo, concentrata sulla relazione corpo e mente e sui processi di archiviazione e protezione dei ricordi, che tramite essi cerca di instaurare una riproduzione in continua evoluzione della realtà esterna. La loro produzione artistica spazia dall’installazione scultorea e multimediale alla fotografia, valorizzando differenti materiali naturali quali il pane e la terra, oltre che impiegando differenti materiali artificiali e tecnologici come led e plastiche biodegradabili. Vivono e lavorano tra Italia e Inghilterra.
Fabio Carnaghi, critico d'arte e curatore indipendente, nella sua ricerca si occupa di linguaggi visuali della contemporaneità nell'ottica della sostenibilità, della trasversalità e dello sviluppo culturale, favorendo ambiti ad elevato impatto ambientale e dalla forte connotazione storica. L'interesse per la conservazione e la valorizzazione del bene culturale insieme all'attenzione per le tematiche ambientali hanno portato a collaborazioni con istituzioni (UNESCO, MAB-Man and Biosphere, Parco del Ticino), associazioni, fondazioni e con il patrimonio di dimore storiche a Milano e nel suo territorio. È autore di articoli su riviste specializzate, pubblicazioni e monografie su artisti contemporanei. Ha curato mostre d’arte moderna e contemporanea in spazi pubblici e privati. Dal 2014 è direttore artistico di ARK Cultural Property and Contemporary, Associazione di Promozione Sociale con sede a Milano.
Vive e lavora a Milano.
Mauro Pellegrini e Barbara Pianca
Dimensione Zero (quello che ci piace di più)
a cura di Fabio Carnaghi
12 giugno - 4 luglio 2015
Abbazia di Sant’Ambrogio della Vittoria
Parabiago (Milano)
opening 12 giugno 2015, ore 19
orari di apertura
sabato e domenica 10-12 / 16-19
Lunedì-venerdì 16 – 19 solo su appuntamento (338 7576502)
Ingresso gratuito
info@arkmilano.com
http://
www.arkmilano.com
www.biodiversityark.tumblr.com
www.maurojpellegrini.com
www.barbarapianca.eu
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