Sabato 14 Gennaio 2012 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra collettiva degli artisti: Luca Amendola, Sofia Bucci, Elisa Cesca, Andrea Delfini, Alina Ditot, Renato Esposito, Tiziano Fiorenzani.
La mostra è dedicata all’indagine sull’interpretazione artistica del concetto di “Avere” e di “Essere” ispirata all’omonimo saggio di Eric Fromm.
Vista
Presenta
Avere o Essere?
Mostra Collettiva
DURATA: 14 – 27 Gennaio 2012
INAUGURAZIONE: sabato 14 Gennaio 2012 h:18.30
ORARI: martedì /venerdì 15.30 - 19.30; sabato 17.30 - 20.00
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Mara Valente
COLLABORATRICE: Arianna Romano
INFO: tel. 06.45449756; info@vistatv.it, mr.valente84@gmail.com
“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
L’idea della mostra Avere o Essere? e' stata ispirata dall'omonimo saggio di Eric Fromm del 1976.
L' “Avere” e' impersonato da una società consumistica, dove il possesso risulta essere la condizione essenziale.
La condizione dell' “Essere”, più emotiva e' rivolta all'osservazione delle cose, il tempo futuro riveste una maggiore importanza che il passato.
Un "Avere" deve possedere un fiore, lo coglie, lo fa suo.
Un "Essere" ne contempla la bellezza, godendo di questo, percependolo per immaginare altri orizzonti.
Qual'e' quindi la modalità a cui bisogna tendere?
Questo e' l'interrogativo che viene posto agli artisti ai quali viene richiesto di rispondere tramite le loro opere.
Luca Amendola nato a Napoli il 1977. Inizia per gioco con l Aerosol Art nel 1995 quando era adolescente facendosi conoscere ben presto nel mondo underground dei Graffiti.
Le sue Tag e"pezzi" li si potevano trovare nei posti più disparati ,continua a lavorare sul muro e treni per lungo tempo.Per un breve periodo riproduce e ripropone in chiave pop immagini sacre su tela utilizzando l'aerografo
Dal 2008 si dedica al proprio lavoro grafico e digitale proponendo opere che vanno dalla denuncia sociale al sacro e profano ritagliando campioni di immaginario collettivo ridando nuova armonia e nuovo senso con colori oltraggianti ammettendo sempre un ipotesi di realtà anche se a volte non piacevole, esorcizzandolo
sovrapponendo lo squallore a splendore.
28 aprile 1991, Cori, Latina: nasce Sofia Bucci. Vive attualmente nella frazione storica di Giulianello. Studia presso la Scuola Romana di Fotografia. Sofia intreccia le sue esperienze personali agli studi, producendo interessanti lavori, non privi di originalità e ricerca di un'espressione che pone al centro soprattutto il soggetto umano, il cromatismo, l'armonia di una natura che non è solo contesto ma protagonista di quell'ambiente leggendario che da sempre la fotografia ricerca o ruba: l'anima, una crepa nella visione del mondo che scavalca la siepe del banale, del patinato e del conforme per approdare a un diverso e nuovo punto di vista. Ha vinto il 1° Premio d'Arte Internazionale ARTPRIZE 2011. Dice delle sue foto: << Il ritorno alla Terra, alla feconda e prosperosa genitrice, alle ferme e originarie radici di un’esistenza vorticosa, luogo della quiete e del conforto, della riscoperta di sé stessi nella natura e attraverso la natura, sintomo di un’unione panteistica in un tutto-uno che estende ed amplifica le facoltà individuali oltre il limen del consueto, che consente l’elevazione a uno status armonico di libertà, felicità, superiore consapevolezza e controllo>>.
Elisa Cesca: << La fotografia è l'espressione di me stessa, le mie fotografie rappresentano quello che sento in quell'istante, sono l'espressione di uno stato emotivo, psicologico e sociale. Ogni immagine tende a lanciare un messaggio, più o meno diretto. Non è la bellezza dell'immagine che emerge, ma il significato che essa trasmette>>.
Andrea Delfini: << Sguardi, gesti. Essere ciò che si ha. Questa volta in senso positivo. Umanità, dignità, amore da offrire al prossimo. E' ciò che posseggono i protagonisti di questo viaggio. Sono così lontani i rumorosi bagliori delle catene d'oro con cui siamo legati all'Avere effimero. Così vicina ai cuori invece la silente contemplazione dell' Essere reale. Il sonno sereno col proprio mondo accanto, un sorriso al proprio compagno di viaggio, la carità che testimonia come Avere amore da dare sia Essere davvero >>.
Alina Ditot: << Sulla poetica del mio lavoro posso dire che dipingere e tagliare i quadri mi fa liberare e mi fa ribellare.Le ferite si aprono e si chiudono allo stesso tempo..E' un senso di pienezza e di liberazione>>.
Renato Esposito nasce a Bra (Cuneo) il 12 Febbraio del 1984.
A Napoli compie i suoi studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti .Il suo percorso artistico e molteplice ed eclettico, lavora come Scenografo e Fotografo freelance,ha partecipato a diverse mostre, dal 2009 collabora con il Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo, con lo Scenografo Rosario Squillace e con la Prof. Rossella Bonito Oliva che gli scrive i testi poetici all'opere "Voto x Voto" ,opera esposta nella Galleria del giardino dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la mostra “Santa Napoli” curata dai Prof. Valerio Rivosecchi e Marco Di Capua, e "Riflessi vuoti" opera esposta per LineaDarte-Officina Creativa nella mostra “Gaudium Corporis” curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma. Per le regie di Laura Angiulli e Matilde De Feo, realizza e firma le scene di diversi spettacoli.
Tiziano Fiorenzani è originario della Toscana, terra di fotografia. Dal 2003 risiede a Roma dove ha tenuto molti diaporami riguardanti i propri viaggi ed una mostra fotografica sull’Iran. Lo spirito che anima la fotografia di Fiorenzani è quello di far comprendere i luoghi attraverso l’umanità degli esseri umani che li popolano. I soggetti appaiono perfettamente consapevoli di essere fotografati. Non si tratta dunque di immagini scattate di nascosto, all’insaputa delle persone, ma di intensi ritratti ambientati. "Il viaggio ha prima di tutto una dimensione interiore: nasce dal contatto umano, dal tempo passato a parlare con la gente, o semplicemente ad osservare"
Essere donna Uyghur in un mondo ormai dominato dal furioso imperialismo dei cinesi Han. Kashgar, l’antica città carovaniera descritta nel Milione e famosa per il più grande mercato di bestiame del continente asiatico è stata violentata e stravolta dalle logiche che vogliono che i tumescenti palazzoni costruiti dai dominatori Han siano più dignitosi delle meravigliose case del centro storico.
Essere Pastore Nomade da secoli i kyrgysi sono un popolo seminomade, che trascorre l'estate al pascolo con le greggi in luoghi lontani da tutto, ma al contempo carichi di quella ricchezza culturale che solo una terra solcata da secoli di storia, guerre e commerci sa trasmettere.
Essere bambino tra i Rottami di un grande sogno, il grande sogno del Comunismo Leninista è finito Milioni di morti, immensi sacrifici, deportazioni di massa, ma anche martiri in nome di grandi ideali A più di 20 anni dal collasso dell'Unione Sovietica, tutto ciò che rimane del suo grande sogno sono solo pochi ''rottami'', da qualche parte, in Asia. A Naryn, nel cuore del Kyrghyzstan, bambini kyrghysi e russi giocano assieme con quei ''rottami'' che per gli adulti rappresentano dolorosi ricordi: la vita trionfa e prosegue.
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