Soqquadro & Vista
Presentano
Visioni. Oltre lo sguardo
Mostra Collettiva
DURATA: 25 giugno 2011 – 8 luglio 2011
INAUGURAZIONE: sabato 25 giugno 2011 h:18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì h:14.30 – 19.30; sabato h: 17.00 – 19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Michela Melis, Mara Valente
INFO: tel. 06.45449756, cell. 349.6309004
info@vistatv.it soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu
“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
In questo luogo Soqquadro presenta la mostra collettiva “Visioni. Oltre lo sguardo”.
La parola “Visioni” fa subito venire in mente la pazzia del visionario, la sua lucida volontà di andare oltre il visibile, il concreto, il desiderio innocente di aprire un’altra dimensione del reale, del possibile. Visioni come sogni, come progetti coraggiosi, ma aleatori, che solo la determinazione e la fede nel cambiamento possono trasformare nel reale.
Visioni come bellissime immagini da custodire con sé, nella memoria e nell’anima.
“Visioni. Oltre lo sguardo” ritrova nelle opere degli artisti che animano questa esposizione, tutta la forza significante di questa parola magica e misteriosa. Essi, portando il loro sguardo aldilà delle convenzioni e del comune sentire, ci accompagnano nella loro “visione”. Oltre ogni sguardo.
Artisti esponenti:
Samuele Bellini: Il tempo scorre nella sua duplice natura di ineluttabile fine e speranzoso inizio: gli inesorabili segni di decadenza e rovina offrono a chi osa “andare oltre”, una finestra privilegiata su visioni future.
Silvia Censi: "Il problema del nostro tempo è che il futuro non è quello che è sempre stato." Paul Valéry.
Cosa succederebbe se la realtà virtuale e quella concreta si unissero formando una nuova dimensione? Ho voluto affrontare questo problema immaginando il nostro futuro nella "stereorealtà", creando un mondo sospeso in cui la specie umana possa rivoluzionare il proprio modo di essere.
Giuseppe De Iure: Alla costante ricerca del bello, l’interesse di Giuseppe De Iure si è soffermato sugli occhi, in quanto, punto di partenza delle nostre visioni, input per nuove sensazioni, libro aperto in cui l’osservatore attento riesce a leggere intensi racconti, che vanno dallo stupore di un bimbo alla scoperta della vita, al sogno di conquiste di un adolescente, allo sguardo sensuale di una donna innamorata, sino a quello intenso e vissuto, incorniciato da mille rughe di un anziano. Il tutto, con una tecnica monocromatica, fresca e giovanile atta a condurre lo spettatore dritto in quel mare sconfinato che è l’animo umano.
Peppe Denaro: La pittura, così come io la intendo, è una pratica intima che proviene dalle viscere; non è premeditata, non si da una precettistica, non ha a che fare con la logica; è spontanea, impulsiva, passionale. L’immagine cui essa dà vita è il compromesso tra la volontà del pittore e la casualità del mondo, tra l’intuizione del pittore e le severe leggi della fisica.
Michele Franceschini: dice della sua opera Fiera di Santa Lucia “Passando per le bancarelle del secondo giorno della fiera di Santa Lucia a Trento, mi sono imbattuto in questo scorcio, con il Duomo sullo sfondo, un albero pieno di luci a sinistra, e una corsia di bancarelle luminose con la merce in esposizione; così ho scelto di immortalare questo momento di magia natalizia.
Stefano Landolfo: La solitudine estrema di un uomo tanto ricco quanto solo, travolto dalla disperazione, convinto di trovare nelle prostitute l’amore che non riesce a ricevere dalle altre donne. L’opera fa parte di una serie di lavori incentrati sulla ricerca della miseria umana.
Raffaele Miscione: La pittura informale di Raffaele Miscione è una continua ricerca che si serve di materiali diversi, tessuti,cuoio o pelle,cemento e pittura ad olio, il tutto per ottenere,immagini che connotano il mondo circostante visto dagli occhi dell'artista e che denotano la sua e la nostra realtà fatta di contraddizioni e veloci mutamenti. Nella sua opera quindi i materiali si personificano e diventano la rappresentazione globale del nostro vissuto.
Monia Tartarini: “La fotografia è luce che s’identifica attraverso i chiaroscuri che sottolineano la profondità di campo e delineano ombre e colori finora riprodotti solo nella pittura ad olio.”
Norberto Tedesco: “Prevalentemente prediligo il figurativo, nel tempo ho provato stili e tecniche diverse, alla fine ho deciso per: olio, gessetti e carboncini virando a volte verso l’uso dell’acrilico.
Preferisco lavorare su grosse superfici e in particolare su multistrato, uso gli oli su legno, carboncini e i gessetti su carta scenografica o cartone. A ciò aggiungo la fotografia e la progettazione grafica.”
Loreta Teodorova: “Nel mio modesto tentativo di penetrare i segreti del mondo visibile utilizzando i mezzi della fotografia, ho deciso di riprendere oggetti semplici e comuni, pezzi di legno abbandonati, foglie secche, petali di fiori, bolle di sapone sistemandoli su un specchio o una lastra di vetro e illuminandoli in maniera particolare. Grazie al contrasto, al controluce e all’inquadratura ravvicinata questi semplici relitti della natura sono diventati delle forme suggestive,inconsuete e a volte quasi astratte e perfette”.
Mauro Zucchi: Dipingere per me è uscire dalle logiche di una società che sembra non avere più forma per poter così cercare nella pittura Forme espressive, Forme portatrici di contenuto nelle quali il colore diventa mero rafforzativo. Mezzi di questa mia analisi sono per lo più l’olio, gesso e acquarello, lentezza e rapidità insieme.
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