…Ogni sua mostra è come una "principessa" al centro di una fiaba vivacizzata da alberi fantastici, da casali datati, orizzonti ampi, quasi a certificare che la natura mette il disegno e le forme, i tappeti erbosi, le strade, le montagne e, lui la luce, la poesia e i colori.
Per raggiungere quel livello che è tra il reale e il fiabesco Giano non disdegna alcun materiale e alcuna tecnica a patto che non si faccia affronto ai colori ai quali, anzi, deve essere sempre riservato un posto in prima fila… (di Valerio Franconi)
…lo spessore e la superficie dei colori, nel mentre articolano e ritmano i soggetti, sfumano i riferimenti spaziali della pittura tipicamente paesaggistica, e costituiscono quindi a suo modo un passo, seppur impercettibile, verso una pittura informale, astratta che Giano pur frequenta in altri luoghi della sua arte. Forse è la luce la vera protagonista dei suoi quadri. Le figure che Giano punteggia e tratteggia nelle sue tele, articolando gli spazi, finiscono per essere un pretesto per veicolare la luce, autentica protagonista, nelle sue multiformi manifestazioni…(di Marinangeli Giovanni.)
Pittore naturalistico dai caratteristici paesaggi boschivi.
Di ispirazione macchiaiola a tratti naïf ci racconta la sua pacifica visione di natura incantata. Colori decisi, forti che vanno al cuore senza sottintesi e rivelano la spontaneità di un uomo che fa della natura il suo credo fondamentale. Straordinario anche nell’astratto dove egli rivela grande perizia tecnica e raffinatezza formale.
Daniele Colaiacomo
Francesca Gabrielli
105 ART
18-25 aprile 2009
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