ZEBRA LABOR
Presenta
MADE IN ITALY… A VIENNA
MOSTRA FOTOGRAFICA
DURATA: dal 10 FEBBRAIO AL 8 MARZO 2012
INAUGURAZIONE: Venerdì 10 febbraio ore 19.00
ORARI: dal martedì al giovedì 09.00 – 17.30; venerdì 09.00 – 14.30
LUOGO: BURGGASSE 46 1070 Vienna
CURATRICE: Michela Melis
INFO: zebralabor@chello.at
TEL: 0043-1-944 03 74
La galleria Zebra di Vienna della fotografa Natascha Auenhammer presenta la mostra collettiva “MADE IN ITALY… a Vienna” curata da Michela Melis.
Dopo la tappa di Roma la mostra Made in Italy si sposta nella città di Vienna, alla galleria Zebra. In un’ ottica di apertura e confronto con il resto del mondo, i fotografi italiani raccontano il proprio punto di vista sul presente fotografico italiano, sull’uso della tecnica e sul racconto per immagini della realtà.
Dobbiamo riaffermare il nostro orgoglio di essere italiani e quale modo migliore di farlo se non con l’ARTE, l’eccellenza che ha reso l’Italia uno dei paesi più belli?
Artisti Esponenti:
Niki Barbati: “Gli angeli che ti guardano dal ponte, un barcone diroccato sul Tevere, il caos minaccioso di un cielo plumbeo o le perfette geometrie del Borromini. E' una Roma diversa, insolita e mai caotica quella che cerco di ritrarre. Panorami quotidiani che sembrano inediti per l'uso quasi psichedelico del colore o per la sofficità del bianco nero a tratti onirico. Il cielo diventa protagonista e toglie spazio al Tevere. La cosa più bella? Passeggiare per Roma o per New York, perdersi nella Sicilia barocca o tra le luci di Las Vegas per vedere quello che gli altri non vedono, fermandomi quando capita a cogliere immagini di quotidiana solitudine.”
Davide D’Ambra:” Bisogna guardare due volte.
I personaggi delle fotografie di Davide D'Ambra sono comparse su un palcoscenico metafisico: emergono dall'ombra più nera illuminati dalla luce nitida dei fari, circondati dalle linee e costruzioni geometriche della scena e compiono gesti simbolici e teatrali.
Eppure sono anche profondamente veri, vivi e presenti, gesticolano davanti ai nostri occhi tanto che sembra di udirne i suoni e le voci, sono circondati da oggetti reali e materici e quella luce in realtà è il sole tagliente delle nostre città.” (Lucio Beltrami)
Mitia Dedoni: si avvicina in modo graduale al mondo della fotografia , in particolare al fine art.
Cresce e si affina a contatto con importanti autori versiliesi dai quali trae ispirazione per il suo percorso artistico rivolto alla ricerca di una visione molto intima e personale del percettibile, ricerca che porta sovente ad una interpretazione impressionista.
David Fontani: "These shots presented here are taken from "Foemina", a photographic project that was born at the end of 2004. "Foemina" is made up of various chapters of "nude portraits" that want to immortalize the sensuality and the eros that are in and outside women as I personally feel and see. In these years pictures in perpetual evolution come to life, from decadent and glamorous style up to uninhibited urban nudes ones."
Matteo Giachetti: “è un fotografo, un artista del tempo… del fermo immagine… di istanti che racchiudono figure, vite, esistenze… Ma la sua fotografia non rimanda ad altro solo per associazione… le sue foto sono davvero delle stratificazioni di realtà diverse… Sono diverse foto sovrapposte a creare un’amalgama zibaldonica che riesce, per converso, a creare un ordine nel momento in cui si localizza al presente… nell’istante stesso in cui viene fruita. Il postmoderno che si fa fumetto, segno, foto, istante… un lavoro che richiama, attraverso soluzioni cromatiche pindariche, archetipi metropolitani… urbani e allo stesso tempo emotivi, soprattutto emozionali.”
Maria Elena Giannobile: Tra pitture, fotografie e sculture , nate dietro sogni, fobie, nascono le paure più profonde. "IL MONDO". Dentro le opere, la dualità che respira .
"UNO, NESSUNO E CENTOMILA", questo è quello che siamo.
Massimo Margagnoni: il percorso che ognuno di noi affronta nella vita senza mai pensare a ciò che accadrà a volte lungo a volte breve ma pur sempre una strada. Strade sempre affollate, strade sempre accese, ma pur sempre fedeli che ci conducono ovunque. Strade a volte che ci conducono verso la salita della vita, difficili da percorrere con tanti ostacoli da superare, le strade della vita ci possono portare anche alla libertà alla gioia o al dolore ma pur sempre rimango strade.
Viola Lorenza Savarese: "Fotografare il Nudo ammiccando il più possibile all'erotismo è fatto relativamente poco comune se il punto di vista è quello di una donna-fotografo. Io ho sempre creduto che fosse il punto di vista migliore... Penso che mentre un uomo cerca di ottenere nei suoi scatti quella sensualità che cerca in una donna che idealmente desidera, quando è una donna dietro alla reflex, questa veda il Nudo femminile che sta rappresentando come lo specchio del proprio personale eros, desiderio, gioco o piacere, ribaltando in questo modo i ruoli: la modella diviene la proiezione dei miei atteggiamenti"
Elena Troubetzkoy: Vivo la fotografia come dialogo fra dentro e fuori, tra ciò che il reale suggerisce e la mia percezione interna.
Concepisco la fotografia come libera espressione corporea alla ricerca del punto di aquilibrio tra visione/immaginazione del reale e sentire emotivo interno.
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