Mostre, Salerno, Scafati, 27 September 2013
Il Real Polverificio Borbonico di Scafati ospiterà dal 27 settembre al 27 novembre 2013 Convergenze Parallele.
l’Archeorealismo di Evan De Vilde, unisce ad una capacità rappresentativa metaforico-simbolica di rara intelligenza, un sapere profondo di cose antiche, che gli permette di realizzare opere di forte impatto sia sul piano razionale che quello emotivo. Avremo così modo di ammirare veri e propri reperti archeologici, ricontestualizzati nell’ambito di strutture moderne, che ci proporranno un raffinato “gioco”intellettuale con il tempo e lo spazio, con una forte ed inevitabile componente didattica.
Nello Petrucci , con le sue prime opere ha fornito un’interpretazione assolutamente originale della pop art, così innovativa da meritare una nuova connotazione: quella di pop-cinetica. Ma al di là delle considerazioni estetiche o di metodo, ciò che distingue e rende unica l’arte del maestro è nei contenuti, che sono sempre di denuncia nel sociale, evidenziando implacabilmente storture e decadimento dei valori.
Le sue opere sono spesso caratterizzate da elementi di provocazione, mentre con la sovente rottura di schemi precostituiti, ci costringe a riflettere e trarre delle morali di valore universale, che attraversano anch’esse lo spazio ed il tempo, sì da giustificare il titolo della mostra.
l’Archeorealismo di Evan De Vilde, unisce ad una capacità rappresentativa metaforico-simbolica di rara intelligenza, un sapere profondo di cose antiche, che gli permette di realizzare opere di forte impatto sia sul piano razionale che quello emotivo. Avremo così modo di ammirare veri e propri reperti archeologici, ricontestualizzati nell’ambito di strutture moderne, che ci proporranno un raffinato “gioco”intellettuale con il tempo e lo spazio, con una forte ed inevitabile componente didattica.
Nello Petrucci , con le sue prime opere ha fornito un’interpretazione assolutamente originale della pop art, così innovativa da meritare una nuova connotazione: quella di pop-cinetica. Ma al di là delle considerazioni estetiche o di metodo, ciò che distingue e rende unica l’arte del maestro è nei contenuti, che sono sempre di denuncia nel sociale, evidenziando implacabilmente storture e decadimento dei valori.
Le sue opere sono spesso caratterizzate da elementi di provocazione, mentre con la sovente rottura di schemi precostituiti, ci costringe a riflettere e trarre delle morali di valore universale, che attraversano anch’esse lo spazio ed il tempo, sì da giustificare il titolo della mostra.
Commenti 1
Ciao,
Lino
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