a cura di Franco Spena
dall’8 al 10 Maggio 2009
Alcuni angoli della Provvidenza divengono un museo all’aperto. L’antico quartiere di Caltanissetta la cui gran parte versa nel degrado e nell’abbandono, assurge a centro dell’attenzione della città perché vedrà l’intervento di alcuni artisti che per tre giorni consecutivi lavoreranno tra la gente.
In effetti, alcune case del quartiere ormai disabitate sono state acquisite dal Comune che ha provveduto a murarne le porte per evitare atti di vandalismo e che divenissero dimora di abusivi o animali randagi. Sono proprio alcune di queste porte murate che vedranno l’intervento degli artisti invitati a questa originale operazione di recupero dell’immagine del quartiere per costituire segni di creatività che fanno parte di un itinerario di bellezza.
Già un angolo del quartiere, lo slargo che ritrova nell’incrocio tra Via Mazzini e via Gioberti è stato sistemato a villetta, con alcune panchine e aiuole, a cura del Comune di Caltanissetta, e che è il promotore di questa insolita operazione artistica. Gli artisti, nei giorni 8, 9 e 10 maggio prossimi, lavoreranno su dei pannelli di legno nello spazio che era occupato dalle porte, realizzando sul posto opere che rimarranno a caratterizzare alcuni spazi di un quartiere poco praticato e che tuttavia possiede angoli pittoreschi, stradine e vicoli suggestivi, molti dei quali poco abitati, che sono testimoni e documenti importanti di un tessuto storico e antropologico che ha origini antiche, un tempo animato come tutti i quartieri storici di Caltanissetta, si può dire, fino agli anni sessanta e settanta, periodo durante il quale la città ha cominciato ad espandersi nelle nuove periferie che hanno visto la nascita dei nuovi condomini che ne muteranno e amplieranno il volto.
Il percorso che porterà alla scoperta delle porte dipinte e rielaborate, potrà essere raggiungibile dalla Scalinata Testasecca, che si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele, fino a raggiungere i pressi della scalinata che scende a metà altezza della via XX Settembre.
Proprio nello spazio attorno al giardinetto che è stato sistemato nello slargo tra via Mazzini e via Gioberti sono ubicate gran parte delle porte sulle quali verrà realizzato l’intervento artistico. Queste, in particolare, le altre vie nelle quali sono state scelte altre porte: ancora via Gioberti, quindi via Danese e via Firenze.
Gli artisti coinvolti rappresentano presenze note in Sicilia e in campo nazionale. Tra questi alcuni operatori nisseni e alcuni giovani che costituiscono un ventaglio di espressioni molto vario che va dal figurativo moderno all’astrazione, alla metafisica, dalla scrittura visiva alla street art. Nella scelta è stata anche rivolta attenzione alle tecniche che appartengono ad alcuni generi tradizionali dell’arte come la scultura, la terracotta, la ceramica, la pittura, il collage, l’assembaggio. Quest’ultimo diviene quasi simbolicamente la metafora ideale dell’operazione in quanto torna a fare vivere, riciclandoli, materiali ormai in disuso che, attraverso una particolare procedura creativa di decontestualizzazione e di spostamento di senso, divengono oggetti di bellezza.
Lavorano in questa direzione infatti Giusto Sucato e Franco Politano: Il primo già noto per la sua ricerca fatta in anni passati proprio sulle porte della cultura antropologica contadina, il secondo per la sua abilità a comporre oggetti scultorei con i materiali più disparati. Gli altri artisti sono: Juan Esperanza che è stato presentato dal Messico alla Biennale di Venezia, gli scultori Nicola Busacca e Lucilla Lutri che ricercano forme essenziali legate alla cultura del novecento, Lillo Giuliana la cui scultura è sospesa tra ricerca della forma e i volumi del segno scrittura. Angelo Genova (Crazy One) e Giulio Gebbia (Rosk)che conducono una ricerca di tipo iperrealista vicina alla Street Art; Calogero Barba, sospeso tra ricerca figurativa e scrittura laterale; Maria Pia Matraxia con le sue sintetiche e originali ceramiche ricche di colore; Marco Bruno che assembla minuziosi ritagli di carta che mettono in evidenza una scrittura visuale che diviene tessitura.
Artisti coinvolti:
Calogero Barba, Nicola Busacca, Marco Bruno, Juan Esperanza, Giulio Gebbia (Rosk), Angelo Genova (Crazy One), Lillo Giuliana, Lucilla Lutri, Maria Pia Matraxia, Franco Politano, Giusto Sucato.
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