CHASE
a cura di Rosanna Moretti
Attraverso il concetto di vendita, e dei suoi significati annessi, l’artista mette a fuoco un percorso complesso, legato sia al video che alla pittura in uno studio di rimandi interni che tentano di evidenziare i nodi della sua ricerca sul tema sociale sviluppata negli ultimi anni.
Nella chiesa di Santa Maria del Popolo di Aversa e successivamente nella chiesa di Sant’Elena di Caserta, viene presentato il lavoro di Dario Madonna: Chase, da cui prende il titolo la mostra. Chase è il nome di una famosa banca americana (Chase Manhattan Bank) anche se la sua interpretazione traduttiva viaggia su altri fronti sia per la traduzione dell’opera stessa e sia per il concetto interpretativo. La traduzione della parola Chase corrisponde a caccia, inseguimento che cela una realtà quotidiana del tutto inconscia all’immaginario collettivo.
Un video strutturato in maniera che lo spettatore possa immergersi in una realtà sintetica, senza un io narrante e senza oggetti o soggetti su cui soffermarsi, ma solo azioni. Una poetica e una logica che dunque finiscono per delineare delle figure eversive di un occhio umano che è superficiale e deconcentrato, talvolta accecato, eppure iper-vedente, perché destabilizzato e sempre messo fuori gioco dall’ineffabile (superiore) invisibilità del reale.
Chase è un racconto quotidiano è tumefazione del visibile. La vendita nella sua concettualità racchiude azioni quali lo scialo di elementi vitali: l’acqua. L’opera, sotto un certo aspetto, è un racconto di vite non visibili, ad abitare all’interno dell’opera siamo noi uomini che, con il proprio fare corruttivo, facciamo risaltare, attraverso voci camuffate, quello che può essere un quotidiano passamano d’informazioni e azioni.
Through the idea of sale, and its attached meanings, the artist focuses a complex path, linked to both the video that the painting, in a study of internal references trying to highlight the nodes of his research about the social topic developed during the last few years. The work of Dario Madonna, Chase, from which the exhibition takes its name, was presented firstly in the church of Santa Maria del Popolo in Aversa and, later, in the church of Sant’Elena in Caserta. Chase is the name of a famous American bank (Chase Manhattan Bank), even if the interpretation of the term extends to other fields, for what concerns both the translation of the work itself and the interpretative concept. The term Chase means hunt, a chase that hides an absolutely unconscious everyday reality to the collective imagination.
The video is structured to let the viewer be absorbed in a synthetic reality, without a narrator, and without objects or subjects on which he could dwell; there are only actions. So, a poetry and a logic that come to point out some subversive figures (images) of a human eye that is superficial and unfocused, sometimes blinded, yet hyper-sighted, as the ineffable invisibility of the reality destabilizes and bring it down.
Chase is a daily story, it’s a swelling of all you can see. The sale in its concept includes several activities such as the pomposity of vital elements: water. The work is almost a story of lives that could not be seen, living within the work, we, the men, in a corruptive way, emphasize, through disguised voices, a daily braid of information and actions.
Dario Madonna, nato a Napoli, (classe 1982) attualmente vive e lavora a Caserta. Nel 1999 terminati gli studi artistici, si è occupato di pittura e attualmente sta sperimentando video-installazioni. I suoi concept sono, da sempre basati su layout del tutto sentimentali, scaturiti dalla condizione di vita del territorio che abita (San Cipriano d’ Aversa), talvolta meditativi, talvolta duri come gli ambienti e i momenti vissuti. Dal 2006, e dopo la laurea in architettura, espone in diverse collettive, e impegna il suo tempo in viaggi dedicati interamente allo studio dell’arte contemporanea, tra Parigi e New York.
Commenti 2
Inserisci commento