Dopo il successo riscosso con la personale di Giorgio Ciam, la galleria prosegue il percorso di approfondimento verso il movimento Gutai, avviato nel 2009 con “La danza del colore” di Shozo Shimamoto, oggi protagonista di una mostra antologica a Palazzo Magnani.
Nella galleria reggiana, i due artisti di Osaka offrono un saggio delle grandi sperimentazioni del gruppo Gutai, la più importante avanguardia asiatica del dopoguerra.
Fondato nel 1954 ad Ashiya da Jiro Yoshihara e Shozo Shimamoto, il movimento Gutai diviene celebre per le mostre all’aperto, le performance e le opere in cui si fondono le ricerche informali di matrice europea, l’Action Painting americana, lo zen e la cultura orientale.
Il termine “Gutai”, ovvero “concreto”, rivela l’interesse del gruppo per l’impiego di nuovi materiali e nuovi oggetti, ma anche per l’utilizzo di un colore che esce dalla cornice del quadro e si esprime nello spazio e nel tempo.
Una quindicina di opere a tecnica mista, realizzate tra il 2004 e 2008 a partire da diversi supporti, che vanno dalla tela e dalla carta agli ombrelli di Sumi e ai cuscini di Ukita.
Yasuo Sumi (Osaka, 1925) e Yozo Ukita (Osaka, 1923), entrati nel 1955 a far parte del gruppo Gutai, sono performer innovativi e grandi sperimentatori, tuttora animati da una straordinaria vitalità. Hanno preso parte a numerose esposizioni in Giappone. Yasuo Sumi è stato inoltre invitato alla 45. Biennale di Venezia (1993), ha recentemente partecipato ad un evento collaterale alla 52. Biennale di Venezia (2007) e ad una performance a Punta Campanella (2008).
La mostra, promossa dalla Galleria VV8artecontemporanea (Cortile di Palazzo Borzacchi, Via Emilia S. Stefano, 14) in collaborazione con l’Archivio Pari&Dispari di Rosanna Chiessi, sarà visitabile fino all’8 gennaio 2012, da mercoledì a venerdì ore 17.00-19.30, sabato ore 10.00-12.30 e 16.00-19.30, oppure su appuntamento. Ingresso gratuito. Per informazioni: 0522 432103.
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