Mediterraneità è dare voce alle emozioni che il Maestro Giorgio Melzi ha l’abilità di rievocare attraverso le sue opere. L’empatia che si crea è la stessa che amiamo scoprire nella poesia. E’ la mano del Maestro capace di dipingere in rime e in versi.
Mediterraneità è il carattere comune profuso dalle terre sfiorate dallo stesso mare. Scorre nelle vene come un’essenza cremisi che accoglie anche il blu. Un blu materno che avvalora e protegge la specie. Un blu protagonista che circonda, ispira, seduce e alimenta. Onde vitali che cullano l’energia affiorata da terre scenario di grandi contrasti, crocevia di civiltà e forme del sapere. Energia che si rivela nelle tradizioni, nei rituali, nel cibo e identità, nel nutrimento e sacralità. Energia tradotta in colori vibranti che sfumano a poco a poco o che infuriano con impeto. Colori che esprimono la vitalità che risiede nell’anima. Anime di uomini diversi ma simili nella forza, nella convivialità, nell’assaporare il tempo in modo autentico. Un tempo di qualità che va al di là dei ruoli capace di conservare il gioco, il piacere e la scoperta. Ovunque la vita decida di guidarci, il blu indelebile e profondo è il senso che si manifesterà prima di ogni altra cosa. ll senso di appartenenza che comunica prima del verbo.
Trenta le opere realizzate su tela e su carta, materiale grezzo e pregiato, supporto nobile quanto la tela ma ancora più complice di un artista che sa mescolare modernità e tradizione, che vive colore e materia come indivisibili elementi di una visione atemporale dell’arte.
Un biennio ricco di esposizioni e di grandi consensi per Melzi. A settembre 2017 allo Sheraton Milan Malpensa Airport e dal febbraio 2018, l’anno inizia con le feconde collaborazioni, che stanno aprendo progetti con gallerie spagnole ad ArcoMadrid, ad aprile al Castello Visconteo Sforzesco di Novara e attualmente è presente, con un’opera del periodo “Sinfonie”, ad Alessandria al Castello di Morsasco visibile sino al 28 ottobre e ancora allo Sheraton Milan Malpensa Airport con due importanti opere di grande formato, presentate alla Settimana della Cultura Milanese.
La serata sarà presentata dall’amico Germano Lanzoni “un cunta bal ma di quei giust del cicarem un cicinin in meneghin.”
Germano Lanzoni, volto del fenomeno social del Milanese Imbruttito, attore del cast del Terzo segreto di satira e storico speaker del Milan. Amato da grandi e piccini è un attore, comico, speaker, formatore e produttore. Il suo filo conduttore è l’ironia.
Organizzazione e direzione artistica a cura di Alessandra Anna Meneghetti di AndEventi Communication, con il contributo del Comune di Crema e della Fondazione San Domenico, testi di Francesca Petrone.
L’iniziativa è sostenuta da partner di grande prestigio come Carioni, di Trescore Cremasco, azienda agricola con un secolo d’eccellenza, che si distingue come modello d’imprenditoria agricola riconosciuta a livello nazionale e CàRebecchi di Emilio Rebecchi produttore di vini nelle colline dell’Oltrepò – terra di vini – che come da tradizione e in pieno rispetto di natura e passione contadina, raccoglie l’uva rigorosamente a mano e vinifica con pazienza di un tempo.
Il progetto è realizzato con la storica collaborazione della Top Digital, innovativa società milanese di Audio Post Production, legata in modo significativo al percorso dell’artista.
Un rapporto ventennale quello, tra Top Digital e Giorgio Melzi, testimoniato dall’esposizione permanente dell’artista, ospitata dalla struttura stessa e un’ampia rete di partner pubblici e privati.
Materia, colori, suoni: un’esperienza sensoriale completa, un modo per conoscere un grande artista e per ritrovare, attraverso la sua inesauribile carica vitale, anche noi stessi.
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