Il Vino e la sua Uva, protagonisti della mostra, prendono vita e si muovono armoniosamente nelle creazioni che il nostro occhio attento cerca di interpretare. Un movimento lento, quasi statico, all’interno di una scenografia estremamente rarefatta, un’estetica in Technicolor. La loro forza è nell’essenzialità, nell’abilità di fermare il tempo, di raccontare la perfezione nell’imperfezione di un elemento ormai parte integrante del quotidiano. Ed ecco che - il Vino- viene trasportato oltre i limiti oggettuali e concettuali, in una dimensione di vicinanza e assenza con l’oggetto contiguo alla sua esistenza – il bicchiere – lasciando l'osservatore sospeso tra sogno e realtà.
Movimento. Contrasto. Armonia. Technicolor
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